La CGIA di Mestre ha diffuso uno studio basato su dati provenienti dal MEF che riguardano la distribuzione della ricchezza nei 7.904 comuni italiani.
Si prendono in esame le dichiarazioni dei redditi ai fini IRPEF del 2021, esclusi i redditi dei soggetti a imposta sostitutiva o esenti da tassazione diretta (come gli interessi sui redditi di capitale e i redditi realizzati applicando il regime fiscale forfettario) e da eventuali integrazioni (reddito di cittadinanza, assegno unico, pensioni di invalidità, etc.).
Ciò che ne viene fuori è però una fotografia imperfetta, perché ci si basa sulla semplice media aritmetica. Ad esempio, Lajatico risulta essere il comune più ricco d’Italia, con un reddito medio per contribuente - 785 in tutto - di circa 54.700€. Chissà quanto pesa il contributo del tenore Andrea Bocelli, ivi residente! Niente si sa a proposito del profilo socio-demografico dei percettori di reddito, dove questi lavorano e, soprattutto, dove spendono. Di conseguenza, a quale area urbana sarebbe corretto imputare il reddito di alcuni cittadini. Di sicuro occorrerebbero dei correttivi … ad ogni modo, sulla scorta di questi dati cerchiamo ugualmente di stilare una classifica dei comuni siciliani, non senza aver prima volto lo sguardo all’Italia tutta.
ITALIA, RICCHEZZA A ‘SINGHIOZZO’
Dicevamo essere Lajatico (Pisa) il comune più ricco d’Italia. Il più povero non si trova nel profondo sud bensì in provincia di Como, ed è Cavargna, con un reddito complessivo medio di 6.300€ o poco più per contribuente (solo 94 in tutto). Milano al dodicesimo posto è il primo capoluogo sia di provincia che di regione a comparire nella classifica con 37.189€. Senza snocciolare i dati comune per comune (per ulteriori dettagli vedi qui), ciò che emerge è che in Italia la ricchezza è distribuita a macchia di leopardo: non c’è in assoluto una zona del tutto ricca e una del tutto povera. Certo è che il centro-nord è nel complesso piazzato meglio del sud. La Lombardia svetta; verrebbe da chiedersi se i comuni vicini a Milano non beneficino delle attività che vengono svolte nel capoluogo, se non sia il caso di aggregare i dati di alcuni comuni limitrofi per avere uno spaccato più omogeneo.
SICILIA, LA CLASSIFICA INTERNA
Fatte queste premesse, vediamo di stilare una classifica interna ai comuni della Sicilia. È Sant’Agata Li Battiati (Catania) il comune più ricco dell’isola, con un reddito complessivo medio per contribuente di oltre 28.000€.
Per quanto riguarda i capoluoghi: al settimo posto troviamo Palermo; al decimo Messina; tredicesimo posto per Catania, quattordicesimo per Agrigento e quindicesimo per Siracusa; Enna al diciottesimo posto, segue Caltanissetta al ventiduesimo e Trapani al ventottesimo; infine, Ragusa al trentunesimo posto. Zoomando sul nostro territorio, scopriamo che Beverly Hills è in realtà Erice: ventesimo posto nella classifica regionale, con un reddito complessivo medio per contribuente di circa 20.000€.
Posto numero centosei per Alcamo, centoquindici per Marsala e centoventisei per Castelvetrano, realtà che contemplano un reddito complessivo per contribuente compreso fra 15.850€ e 16.240€. In provincia di Trapani, il reddito medio si aggira attorno ai 15.700€ … insomma, siamo ben lontani dai 54.700€ di Lajatico ma più vicini di quanto si pensi alla media nazionale (19.500€).
Come dicevamo in apertura, questi dati necessiterebbero di correttivi, tanto più che non tengono conto delle principali politiche di redistribuzione del reddito che crescono al decrescere del reddito stesso e che andrebbero in esso computate per meglio rappresentare il reale potere d’acquisto delle famiglie italiane. L’unico punto fermo è che i contribuenti più abbienti si trovano al centro-nord. E forse anche che noi terroni siamo meno poveri di quanto immaginiamo!