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09/06/2023 06:00:00

   A Marsala il simposio della fragola. Ecco chi è stato il primo a coltivarla…

Quando dici Marsala l’accostamento va subito al vino. Ma c’è un altro prodotto legato alla città che ormai è conosciuto in tutta Italia. E’ la fragola.

Negli ultimi decenni Marsala è diventata tra i maggiori produttori di fragole, e sono tante le aziende agricole che si occupano della sua coltivazione. C’è il “fragolone”, classico, e la fragolina, usata soprattutto in pasticceria. La fragola di Marsala è’ diventata un prodotto a Denominazione di Origine Comunale nel 2009, con l’approvazione da parte del Comune di un disciplinare di produzione.
Questo prevede tecniche di coltivazione tradizionali da espletarsi esclusivamente nell’areale del comune di Marsala.

Oggi ci sarà a Marsala il “Simposio Nazionale della fragola” con diversi produttori ed esperti del settori in città.

 

 

Ma la fragola, a Marsala, non è sempre esistita. Anzi, c’era un tempo, oltre 50 anni fa, che non si conosceva neanche. L’arrivo della coltivazione della fragola a Marsala ha una data, il 1968, e un nome: Michele Foderà. Il nome non suona nuovo a chi ha seguito in questi anni le cronache giudiziarie. Foderà è stato proprietario e amministratore della Sicilfert, l’azienda che attraverso il trattamento del rifiuto organico produce fertilizzanti. La Sicilfert e la famiglia Foderà (oggi sconquassata da incredibili faide interne) è stata negli anni coinvolta in diverse inchieste giudiziarie legate ad inquinamento ambientale, truffe, e altro. Qui ad esempio l'ultima assoluzione.

Ma Michele Foderà, nasce come agricoltore. E ci racconta che fu lui a portare la coltivazione della fragola a Marsala. “Nel 1968, a Marsala, nessuno conosceva la fragola e neanche come si coltivava. Io sono stato il primo coltivatore, in assoluto, che ha portato a Marsala la coltivazione della fragola e con essa l'arricchimento di un'intera comunità da 50 anni e più. Non chiedo una medaglia e neanche un trofeo, ma di essere ricordato come il primissimo ad aver fatto conoscere la coltivazione sì”, ci racconta Foderà.

 


Tutto nasce quando, appena diciottenne, va in Veneto e in Emilia Romagna, e nota come vengono coltivate le fragole. Poi torna a Marsala e ripropone la stessa tecnica. “A quei tempi si coltivavano le fragoline a Ragalia e a Bufalata. Io cominciai con le fragolone in appena 600 mq di terreno. Ho anche realizzato gli appositi tunnel, che ancora non venivano utilizzati”. Ma inizialmente, racconta Foderà, il “fragolone”, frutto sconosciuto, non aveva avuto molto successo. Poi, tramite un commerciante che aveva contatti con i ristoranti, le cose sono cambiate. “Si è intensificata la raccolta. La mia attività è durata qualche anno. Nel frattempo altre aziende, altre cooperative hanno fiutato l’affare”. Il boom della fragola Marsala lo abbiamo, poi, negli anni ‘80. E oggi rappresenta uno dei prodotti principali del settore agricolo marsalese.

Proprio per questo oggi sarà nuovamente il Complesso monumentale San Pietro di Marsala ad ospitare il Simposio Nazionale dedicato alla coltivazione della fragola e dei piccoli frutti. L’evento in programma dalle 09:00 alle 19:00, di rilevanza nazionale e di estrema importanza per l’economia produttiva della Sicilia occidentale e principalmente delle aree del Marsalese e del Mazarese, prevede anche quest’anno la partecipazione di relatori scientifici e tecnici provenienti da più parti di Italia e di circa una dozzina di sponsor di peso internazionale. La giornata di studio si articolerà con un convegno nella mattinata di oggi per poi proseguire, dopo il pranzo sociale, con una visita aziendale presso la struttura produttiva di eccellenza e di confezionamento di Vito Gambina: “A piccoli frutti” di Strasatti. Tanti i temi che saranno trattati relativamente al mercato della produzione fragolicola e dei frutti di bosco. Si andrà infatti dalle innovazioni in serra, ai biostimolanti e irrigazione passando per i temi della commercializzazione e promozione della fragola e dei piccoli frutti marsalesi.

L’evento ospiterà rappresentanti del mondo della ricerca, della produzione e della commercializzazione della fragola campana che proprio in questo momento lavorano per l’ottenimento dell’Igp.