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17/06/2023 06:00:00

Mazara, dragaggio del porto canale. Dove finiscono i fanghi

 Dopo la firma del 16 maggio scorso, per la consegna del 1° stralcio dei lavori di dragaggio dei fondali del bacino portuale e del retrostante porto canale, avvenuta in Comune, adesso si parte con le vasche di raccolta provvisoria dei fanghi.


STOCCAGGIO PROVVISORIO
- I contenitori della melma asportata saranno approntati nella zona della colmata (tra il porto nuovo e la zona di Tonnarella). In tali cassoni, appositamente impermeabilizzati al fine di evitare qualsiasi sversamento all’esterno degli stessi, saranno momentaneamente depositati i fanghi che proverranno, a poco a poco, dalle attività di dragaggio. La procedura prevede, infatti, che i liquami vadano nuovamente caratterizzati in questa fase di prelievo in modo da poterli classificare secondo i parametri previsti dalla legge.

FANGHI PULITI E INQUINATI - Il trattamento dei liquami sarà stabilito in base alle nuove analisi chimico fisiche che emergeranno in questa delicatissima fase di prelievo. Secondo specifiche tabelle, i fanghi classificati inquinati, andranno smaltiti in discarica, secondo ben precisi parametri e procedure. I fanghi non inquinati, invece, avranno uno smaltimento più semplice e rapido poiché dovrebbero finire nella colmata stessa.

I COSTI - Vista l’esiguità delle somme rimaste a disposizione per i lavori, che ammontano ormai a poco meno di un milione di euro, potrebbero sorgere ulteriori criticità qualora la mole di fanghi inquinati dovesse essere molto grande. Il conferimento in discarica di essi aggraverebbe e non poco il piano di investimenti complessivo. Esso, in ultima analisi, come sottolineato - il 16 maggio scorso ai cronisti - dal direttore dei lavori l'ing. Pietro Viviano (incaricato dal Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico nella Regione Siciliana) dopo le perizie di variante, è di circa due milioni 700 mila euro. L'importo netto dei lavori è di un milione 152.079,55 al netto del ribasso d'asta del 34,3717% (€ 932.864,70), compreso costo della manodopera (€ 214.214,85) e oneri per la sicurezza (€ 5.000,00) non soggetti a ribasso.

TEMPISTICA E LAVORI DA REALIZZARE - L'impresa Ares srl di Roma, ditta aggiudicataria a scorrimento (era la terza in ordine di classifica per realizzare i lavori) dell’appalto avrà 200 giorni di tempo per ultimare i lavori entro il mese di dicembre 2023. La draga arriverà materialmente circa a metà luglio per concludere i lavori in ogni caso entro dicembre.

DAI VIADOTTI STRADALI AI CANTIERI NAVALI - Il tratto di porto canale interessato ai lavori va dai ponti verso la statua di San Vito e l'area dei cantieri. “I fondali del porto canale con questo primo intervento - fu assicurato durante la conferenza stampa del 16 maggio scorso - torneranno ad essere di circa 2 metri e mezzo”.

LA DRAGA COMUNALE NEL PROSSIMO FUTURO - Ricordiamo che il sindaco Salvatore Quinci ha dato la notizia - sempre durante quella conferenza stampa - che “il Comune è destinatario di un finanziamento di circa 900mila per l'acquisto di un draga che solo successivamente a questo intervento regionale potrà essere utilizzata per la normale e ordinaria manutenzione dei fondali del porto canale” assicurando “l'impegno per reperire ulteriori finanziamenti per l'escavazione dei fondali del porto nuovo”.
Un'altra piccola tessera di questo mosaico pare stia andando al suo posto. Completare l’opera - dopo anni di attese, ritardi, blocchi, indagini giudiziarie e vicissitudini varie - significherebbe scrivere la parola fine, almeno su questa ulteriore ‘odissea’ (vedasi ponte di contrada Bocca Arena) che la Città sta subendo. Noi di Tp24.it daremo conto dei prossimi sviluppi se e quando ci saranno.

Alessandro Accardo Palumbo
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Twitter: @AleAccardoP