Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
17/06/2023 06:00:00

Ritorna il movimento "No Ponte". Oggi la prima grande manifestazione 

Oggi,  Sabato 17 giugno, si terrà il primo corteo No ponte di questa nuova “stagione”, ossia a quando il governo Meloni ha fatto ripartire le procedure per la realizzazione del Ponte sullo Stretto.

Alla manifestazione, organizzata dal movimento No ponte, nelle componenti del comitato No ponte Capo Peloro, Invece del ponte, Rete No ponte Calabria e Spazio No ponte, hanno aderito partiti, movimenti, sindacati, associazioni e centri sociali. L’evento è stato presentato in conferenza stampa al Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca.

Il ponte sullo stretto di Messina è un progetto che ha diviso l’opinione pubblica e non solo. Da un lato i possibili benefici economici, i collegamenti facilitati tra Sicilia e Calabria, lo sviluppo delle aree circostanti. Dall’altro, le tante incognite del progetto e la sua fattibilità dal punto di vista economico. In definitiva, il ponte sullo stretto di Messina continua ad essere un tema di dibattito acceso tra sostenitori e oppositori.

“Aderiamo convintamente alla manifestazione No Ponte di domani pomeriggio sabato 17 giugno a Messina, promossa da associazioni e movimenti”. Lo afferma Maria Campese responsabile nazionale Infrastrutture e Trasporti di Sinistra Italiana. “Il Ponte sullo Stretto – prosegue – è un’opera costosa, dannosa, pericolosa, inutile. Un’opera dal costo esorbitante, che si preventiva costerà all’incirca 15 miliardi di euro, che se realizzata distruggerebbe un importante ecosistema naturalistico, prevista a cavallo di una faglia sismica e in una zona con forti correnti ventose e marine, che collegherebbe due regioni fortemente carenti di infrastrutture stradali e ferroviarie adeguate a rendere il collegamento pienamente fruibile”.

“Non saranno certo le bufale del ministro Salvini a convincere i siciliani – conclude Campese – della bontà di una megastruttura irrealizzabile, piuttosto la destra e questo governo pensino a politiche sociali, infrastrutturali ed ambientali che contribuiscano a fare una Sicilia migliore”.

 

 

Europa Verde parteciperà al corteo No al Ponte in programma il 17 giugno a Messina, insieme con cittadine e cittadini, associazioni e comitati, ricordando di aver ripetutamente denunciato, attraverso il suo co-portavoce nazionale e deputato di Avs Angelo Bonelli, “l’uso improprio di fondi pubblici per creare società amiche, mentre le risorse promesse per le ferrovie siciliane sembrano sparire”. Per Antonella Ingianni e Mauro Mangano, co-portavoce regionali Europa Verde, “è fondamentale, creare un’area protetta nella Costa Viola per valorizzare le bellezze naturali dello Stretto e sfruttare le sue potenzialità turistiche ed economiche, che sarebbero soffocate dal Ponte. Per questo saremo presenti domani alla manifestazione”.

IL PUNTO SUI LAVORI. Il riavvio delle procedure per la realizzazione del collegamento stabile tra l’Isola e il Continente riporta sulla scena, oltre alle imprese del Consorzio Eurolink, anche un altro colosso internazionale, il “Parsons Transportation Group”, holding statunitense di New York, che nel 2006 si aggiudicò la gara per l’affidamento dei servizi di “project management consulting”, riguardanti le attività di controllo e verifica della progettazione definitiva, esecutiva e della realizzazione del Ponte sullo Stretto e dei suoi collegamenti stradali e ferroviari. Una gara che venne assegnata dalla Commissione presieduta dal presidente onorario del Consiglio di Stato, Tullio Ancora. “Parsons Transportation Group” ebbe la meglio sui concorrenti, con una valutazione complessiva di 89,43 punti. Il ribasso offerto fu pari al 20,1%, riducendo l’importo posto a base di gara da 150 a 120 milioni di euro. Proprio in quell’occasione, l’allora amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, che è tornato nella stessa carica, dopo la nomina effettuata dai ministri dell’Economia e dei Trasporti, dichiarò che l’assegnazione della gara alla “Parson” era il «tassello definitivo nell’ambito della complessa organizzazione studiata dalla società per la realizzazione di un’opera straordinaria come il Ponte sullo Stretto di Messina. L’obiettivo che intendiamo raggiungere è quello di verificare e monitorare, con i metodi più adeguati, tutte le variabili dei processi gestionali e delle tecniche progettuali al fine di assicurare il rispetto degli standard di qualità, dei tempi e dei costi previsti».