Migliorare la produzione enologica, riducendo l'impatto della viticoltura nel territorio. E' l'obiettivo di un progetto che mette in rete enti di ricerca ed istituzioni, tra cui l'Università di Palermo, e realtà significative del territorio, come Caruso & Minini.
"E' un progetto che parte nel 2019 - spiega Fernando Paternò, agronomo, direttore tecnico e Quality Manager di Caruso & Minini - ed è un partenariato che ha come obiettivo quello di elaborare dei protocolli sperimentali concertati con l'Università di Palermo per arrivare a modelli di coltivazione "contenuta".
Che significa? "E' impossibile non impattare sull'ambiente, bisogna essere realisti - continua Paternò -. Ma bisogna cercare di ridurre il più possibile l'impatto del sistema agricolo nell'ambiente. E' questo il senso del protocollo che stiamo sperimentando con la facoltà di Agraria dell'Univerisità di Palermo".
Il professore Lucio Gristina, docente di Scienze Agrarie, aggiunge: "Il nostro compito è trasferire know - how alle cantine, affinchè nuovi modi di intendere la produzione diventino modalità operative delle aziende. Non è facile. Noi studiamo tecniche di gestione del suolo in viticoltura con metodi alternativi da anni, per ridurre gli impatti e migliorare l'efficenza nella gestione dell'acqua, dei fertilizzanti, e non solo. In pratica si tratta di mantenere la stessa quantità di produzione, elevare la qualità, diminuendo però tutti i fattori di consumo di risorse".
Nel dettaglio, si tratta della misura 16.1 del PSR Sicilia 2014-2023, ed il riferimento è al partenariato A.T.S. AGROECOLOGIA progetto Stra.Vi.Na. Ha l’obiettivo di definire, studiare e validare un protocollo di produzione viticolo-enologico per Caruso & Minini. Nello specificio, ad esempio, rispetto alla varietà Frappato, il lavoro consiste nel recupero di ceppi di piante madri con anche un secolo ; indagini agronomiche sul campo per le performance e le caratteristiche, ed una serie di processi per arrivare alla predisposizione di un vero e proprio protocollo sperimentale.
Ecco le interviste a Paternò e Gristina.