In Sicilia c'è un vero e proprio boom dell'agrifotovoltaico. Su Tp24 ce ne siamo occupati spesso. Eppure è un settore che ha tante zone d'ombra. Lo racconta il consorzio di giornalisti IRPI, in un'inchiesta che potete leggere cliccando qui.
I giornalisti prendono in considerazione i progetti della multinazionale Engie, molto attiva in provincia di Trapani, dove, a inizio anni Duemila a farla da padrone furono gli investimenti nell’eolico, con tanto di tentativi di lucrarci sopra da parte di Cosa nostra; da qualche tempo, invece, la provincia di Trapani è diventata terra d’elezione per i campi solari.
Anche su Tp24 ne abbiamo parlato. Qui l'articolo.
I progetti di Engie supportati da Amazon sono solo l’ultimo esempio della presenza crescente di società multinazionali in Sicilia. La semplificazione delle procedure ha spianato la strada a occupazioni delle terre a discapito di un tipo di economia locale basata sull’autoproduzione agricola ed energetica. La mancanza di iniziativa da parte dello Stato a incentivare soluzioni locali sta portando all’accentramento del profitto da parte dei grandi attori del settore. Nel contesto siciliano, i proprietari terrieri sembrano beneficiare dei nuovi interessi risvegliati dalle energie rinnovabili a scapito di chi coltiva la terra.
L’agrovoltaico (o agri-fotovoltaico), ricodiamo, prevede l’installazione dei pannelli su terreni agricoli, con accorgimenti tali – a partire dalla loro altezza rispetto al suolo – da dare la possibilità di impiantare colture nella parte sottostante. Qui il reportage di Tp24 sull'inaugurazione, tra Mazara e Marsala, del parco Engie - Amazon.
Ad essere interessati alla Sicilia per la realizzazione di parchi solari sono tanti. Per accorgersene basta navigare nel portale che raccoglie le richieste di autorizzazione. Sono centinaia i progetti finiti sui tavoli della Regione. Tra i proponenti si trovano società spagnole, tedesche, ma anche altre con sedi in Cina e nelle isole Cayman. L’obiettivo della Regione è quello di passare dalla potenza di 1,8 gigawatt del 2018 a 4 gigawatt entro il 2030.
Potete leggere l'inchiesta di Irpi qui.