Caos nel trasporto aereo in Sicilia dopo la chiusura quasi totale dell’aeroporto di Catania in seguito all’incendio di Domenica sera.
Lo scalo di Fontanarossa doveva riaprire oggi, ma la società di gestione ha rimandato la riapertura del Terminal A per permettere ai Vigili del fuoco di proseguire con accertamenti sulle cause del rogo. E così i voli in arrivo e in partenza continuano ad essere smistati in altri aeroporti, fino al 25 luglio.
Ma Palermo dà lo stop. «Accetteremo venti voli ex Catania per domani, giovedì 20 luglio, e nessuno da venerdì a domenica». Lo dice l’accountable manager e direttore generale di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo, Natale Chieppa.
La Procura di Catania, intanto, ha smentito la Sac, la società di gestione dell'aeroporto di Catania. Il sequestro disposto dalla Procura di Catania nel Terminal A dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini è «stato solo parziale e non impedisce la riapertura dello scalo». A dirlo è stato il procuratore Carmelo Zuccaro che ha aperto un’inchiesta sul rogo contro ignoti. Intanto anche a Trapani si registrano lunghe code e disagi.
«Non posso che stigmatizzare l’atteggiamento della direzione generale dell’aeroporto di Palermo che, senza un doveroso confronto con gli organi di controllo, ha dichiarato di non accettare più voli destinati originariamente allo scalo di Catania, ingenerando così uno stato di allarmismo e tensione sociale in quanti hanno scelto di trovare in Sicilia, simbolo dell’accoglienza, un luogo ideale per le vacanze».
Lo dichiara il presidente della Regione Renato Schifani, commentando le affermazioni del direttore generale della Gesap, la società di gestione dello scalo “Falcone-Borsellino".
«In un momento in cui il sistema dei trasporti aerei in Sicilia – continua il governatore dell’Isola - è fortemente messo a rischio, dopo l’incendio che ha parzialmente danneggiato lo scalo di Fontanarossa, condizionando non solo la mobilità dei cittadini, ma anche incidendo fortemente in un comparto vitale dell’economia siciliana come quello turistico, non può che richiamarsi tutto il sistema della mobilità a porre in essere ogni sforzo necessario a superare la criticità del momento, in una logica di leale collaborazione istituzionale».
«La Regione, da subito - prosegue ancora Schifani – ha istituito una task-force di emergenza per potenziare e coordinare i collegamenti straordinari dagli aeroporti di Palermo, Comiso e Trapani verso Catania e messo a disposizione tutte le strutture di propria competenza come l’Ast, cui va pubblicamente il mio plauso. Voglio richiamare tutti - conclude il presidente della Regione - al senso di responsabilità comune e vigilerò su atteggiamenti e decisioni unilaterali lontani dallo spirito di cooperazione sociale che possano arrecare grave pregiudizio al superamento dei disagi di questi giorni».