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22/07/2023 06:00:00

Il caos aeroporti in Sicilia. Danni al turismo. Trapani regge l'urto

  E’ una settimana nera per gli aeroporti siciliani. Domenica sera un incendio è scoppiato nel terminal A dell’aeroporto di Catania Fontanarossa, e da quella sera tutti i voli sono stati dirottati negli altri scali siciliani. Il “Bellini” è uno degli aeroporti più trafficati in Italia, il quinto per volume di passeggeri, e centinaia di migliaia di viaggiatori sarebbero stati in transito in questi giorni, nel pieno della stagione turistica.


La chiusura ha messo sotto stress gli altri scali, Trapani, Palermo e Comiso. E’ stato necessario anche attivare lo scalo militare di Sigonella. La maggior parte dei voli erano stati portati a Palermo Punta Raisi, che però nei giorni scorsi aveva detto di non voler accettare più i voli catanesi. Poi la marcia indietro, a metà, con alcuni voli che in attesa della riapertura del Fontanarossa, possono transitare dal “Falcone e Borsellino”. Uno scontro tra Palermo e Catania che ha avuto anche degli strascichi politici. Sotto attacco delle opposizioni il governo guidato da Renato Schifani: “Volano gli stracci nel governo. La cosa assurda - dichiara Antonio De Luca dei 5 Stelle - è che le porte in faccia a Schifani, giustamente contrariato, vengono sbattute da uomini che dovrebbero essere a lui vicini come Riggio, ad di Gesap ed espressione della città metropolitana di Palermo e quindi del sindaco Lagalla che in questa vicenda si è schierato a fianco della partecipata, e come Burrafato, presidente della società e uomo di Fratelli d’Italia, partito che sostiene Schifani alla Regione”.

La situazione non sembra vicina a risolversi, perchè lo scalo catanese non tornerà pienamente operativo prima del 25 luglio. Insomma, saranno altri giorni di fuoco per gli altri aeroporti che si stanno sobbarcando i passeggeri previsti a Catania. Ed è un gran via vai di autobus e treni per trasferire i passeggeri da una città all’altra.

I danni al turismo - A pagare le conseguenze sono soprattutto i viaggiatori, dirottati negli altri aeroporti dell’Isola e poi costretti a un surplus di viaggio sui bus navetta che, ad esempio, da Trapani a Catania impiegano anche 5 ore.L’emergenza all’aeroporto di Fontanarossa, solo parzialmente funzionante, mette in crisi le 900 agenzie e i tour operator siciliani. «Non siamo nelle condizioni di offrire la dovuta assistenza ai clienti – afferma Gianluca Glorioso, presidente regionale Fiavet Sicilia Confcommercio – perché non riceviamo tempestivamente le comunicazioni sulla riprogrammazione dei voli e dei trasferimenti”. Gli operatori turistici denunciano già numerosi stop alle prenotazioni per la paura di dover subire disagi.


La situazione a Trapani - Sta facendo un grande sforzo l’aeroporto di Trapani Birgi. Il Vincenzo Florio non è un aeroporto di grandi dimensioni e c’è certamente bisogno di una grande organizzazione per affrontare la crisi. Si parla di passeggeri triplicati quotidianamente rispetto al massimo mai registrato a Birgi.
Ieri mattina a testare ancora di più lo “stressometro” ci ha pensato la nebbia, fittissima, che per due ore non ha permesso alcuna manovra su Birgi. Poi, una volta diradata, sei velivoli sono atterrati quasi contemporaneamente.

 

 

Numeri record di questi giorni - Sono addirittura 106 i movimenti registrati ieri tra atterraggi e partenze, un record per l'aeroporto di Birgi che normalmente conta tra i 30 e 40 movimenti giornalieri e sono 21mila i passeggeri in un giorno, fino a questo momento erano stati al massimo 7mila passeggeri. Record anche per gli autobus, 100 quelli che sono passati in una sola giornata.


Le parole del presidente di Airgest Ombra - "Da quando è scoppiata l'emergenza Fontanarossa a Trapani stiamo lavorando senza sosta. Sono grato a tutti i miei dipendenti, a tutti i collaboratori e i lavoratori che orbitano all'interno dell'aeroporto - le parole del presidente di Airgest Salvatore Ombra - che senza risparmiarsi un solo momento fanno turni massacranti. Stiamo facendo tre volte il traffico che era previsto e nonostante tutto siamo perfettamente organizzati per questa emergenza Fontanarossa. I dipendenti dell'aeroporto si dimostrano proattivi e la struttura regge benissimo un impatto così importante. Siamo fieri di essere stati al fianco di Catania in questo momento così difficile per lo scalo etneo e spero che nel più breve tempo possibile si torni, per noi e per loro alla normale regolarità".

Il comandante del 37° Stormo di Birgi, Daniele Donati -  Il comandante del 37°Stormo di Birgi, Daniele Donati, interviene su come in questi giorni i suoi uomini stanno dando un apporto fondamentale nella gestione del traffico aereo civile, aumentato a causa della chiusura dell'aeroporto Fontanarossa di Catania. Qui di seguito la nostra videointervista: