Oggi, domenica 24 settembre, durante la celebrazione eucaristica delle ore 11, nella parrocchia San Lorenzo di Mazara del Vallo, sarà posta vicino l’ambone una sedia vuota con la scritta: “Occupata dalla donna che Tu, o Dio, mi hai posto accanto come amica, sorella, moglie, madre… che io ho ucciso”. L’iniziativa è in collaborazione con la Fidapa-Bpw Italy. Si tratta di una frase forte, dal sapore biblico, per scuotere il cuore, aprire la mente e far riflettere. Il simbolico segno viene compiuto per diversi motivi. Innanzitutto, per ricordare a tutte le donne che si sentono in pericolo che c’è un numero telefonico che possono comporre per essere aiutate ad uscire fuori dal terrore del violento: 1522.
Poi, per tenere viva la memoria di tutte le donne e bambini che hanno subìto violenze e non rendere normale il gesto di caino, che giornalmente si ripete sulle strade e nelle case. Inoltre, per denunciare che la violenza produce solo vittime: morti, orfani, sconvolgimenti, turbamenti e afflizione. Lo stesso artefice della tragedia è carnefice e vittima nello stesso tempo. Dalla violenza, di qualsiasi tipo, viene fuori solo dolore e sofferenza. Infine, per far riflettere tutti su cosa è capace l’uomo di fare, quando perde il lume della ragione o vive un amore malato.