Sabato 16 Marzo 2024, alle ore 15:00, presso la Sala “Enzo Genna” del Complesso di San Pietro, si terrà la presentazione del libro “Codice Ratzinger” del giornalista Andrea Cionci.
Il Libro riassume l’inchiesta, basata sul Diritto Canonico, le dichiarazioni di papa Benedetto XVI e comprovata da numerosi pareri di insigni studiosi italiani e stranieri.
L’indagine, durata due anni e mezzo, ricca di oltre 900 articoli e di 600 podcast svela la verità sulla "sede totalmente impedita" e illustra il raffinatissimo sistema comunicativo usato da Sua Santità Benedetto XVI, esiliato nel recinto di Pietro, scoperto dall’Autore: il codice Ratzinger mutuato dal modus comunicandi di Gesù con i Suoi accusatori. La presentazione fa parte di un ciclo di 108 conferenze organizzate, da settembre 2022, in tutta Italia in modo spontaneo dai lettori.
Sintesi del volume: “Ho cominciato a interessarmi della questione - commenta l’autore – dopo aver appreso che da otto anni papa Benedetto ripeteva: «Il papa è uno solo», senza mai spiegare quale. Ho capito che ci doveva essere qualcosa sotto, e di grosso”. Le conclusioni dell’indagine, raccolta in “Codice Ratzinger”. Papa Benedetto, costretto a togliersi di mezzo dai poteri globalisti e dalla fronda ecclesiastica modernista che sosteneva Bergoglio, nel 2013 non ha affatto abdicato, ma ha “messo alla prova” i suoi nemici con una candida, sincera dichiarazione (la famosa “Declaratio”) in cui, annunciando di rinunciare all’esercizio del potere, si faceva porre dagli stessi cardinali, inconsapevolmente, in Sede totalmente impedita, uno status canonico parallelo alla sede vacante, ma nel quale il papa è prigioniero e impossibilitato a comunicare liberamente. Così, Benedetto XVI è rimasto il papa a tutti gli effetti, benché contemplativo e privato della facoltà di governare, e i suoi nemici, accontentandosi del primo atto che parlasse di “rinuncia”, si sono scismati e annullati da soli convocando un conclave nullo poiché a papa né morto, né abdicatario. Si svela così il mistero del doppio papato: “una sorta di ministero allargato” fra due papi, sì, ma uno legittimo-contemplativo (Benedetto XVI) e l’altro illegittimo-attivo (Bergoglio). Per distinguersi dall’antipapa, Benedetto è, dunque, l’”emerito”, non “il papa in pensione” (giuridicamente impossibile e, infatti, inesistente), ma “colui che merita”, che “ha diritto” di essere papa, dal verbo latino emereo".