Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
31/03/2024 06:00:00

Trapani, i Misteri e quello strano legame con la... crisi idrica

 I Misteri e l’acqua. Una accoppiata che spesso non trova la giusta sintonia, come accaduto in passato e soprattutto quest’anno, con diversi cittadini che hanno lamentato problemi nell’erogazione idrica, sia nel centro storico sia nella zona nuova di Trapani.

Il problema si ripete quasi ogni anno. Perché per assistere alla processione dei Misteri, arrivano in città turisti e trapanesi costretti per motivi di lavoro a lasciare la loro terra. Così, per la Settimana Santa c’è un numero di presenze nettamente superiore a quello standard e molti motori dell’acqua vengono attivati proprio in questa settimana. Quello che si verifica quindi, è praticamente storia. Non tutti riescono a ricevere l’acqua nella propria abitazione perché la pressione non è tale da poter consentire a tutti i motorini accesi, di poter “tirare” l’acqua nel recipiente dell’abitazione.

Il risultato finale è, quindi, una erogazione “a macchia di leopardo”. Anche se il Comune invia l'acqua regolarmente, come in questo momento anche se attraverso il bypass, non tutti gli abitanti della stessa strada ricevono l’acqua. I più fortunati sono quelli dei piani più bassi, perché più vicini alla fonte di approvvigionamento, la conduttura. Chi, invece, abita nei piani più alti dei palazzi, invece, spesso incontra seri problemi, perché a volte può ricevere l’acqua a casa soltanto quando i vicini di casa dei piani più bassi hanno riempito i loro serbatoi. E, poiché l’invio è per un numero limitato di ore, ecco che a volte sono costretti a restare all’asciutto.

 

Negli ultimi giorni, quindi, i social network, sempre più trasformati in piazze virtuali, si sono riempiti di richieste di confronto da parte dei trapanesi. I primi problemi sono stati riscontrati venerdì 29 marzo, nel centro storico. Soprattutto in via Carrara, tra la Protobasilica di San Nicola e la chiesa di San Domenico. In tanti, infatti, hanno lamentato la mancata erogazione, cercando di capirne il motivo. E stessa cosa si è verificata sabato 30.

Al Comune, intanto, si preparano alla sostituzione della tubatura danneggiata in contrada Milo, alle porte della città. Il danno da parte della ditta che opera per conto dell’Enel risale al 30 gennaio e, da allora, sono trascorsi due mesi. L’obiettivo dei tecnici comunali era quello di portare a compimento la riparazione entro 30 giorni, ma una serie di inconvenienti hanno dilatato i tempi, raddoppiandoli. Prima per via della costruzione del bypass, che ha ceduto al primo tentativo di prova. Poi con l’intento di normalizzare la cittadinanza nell’erogazione e, infine, con la volontà di effettuare l’intervento risolutore dopo Pasqua. Perché per sostituire il tratto di condotta danneggiato si renderà necessario di nuovo sospendere l’erogazione da Bresciana. Così Trapani tornerà a ricevere acqua soltanto dalla Siciliacque, lasciando a secco, per l’ennesima volta, i quartieri di Villa Rosina e di Xitta, quelli che sono allacciati direttamente a Bresciana. Per chi abita in questi quartieri dovrebbe essere previsto nuovamente il rifornimento gratuito tramite l’autobotte.