Intere scolaresche di primo e secondo grado ogni mercoledì dalle 10 alle 12, da un mese a questa parte, fanno tappa al laboratorio di restauro del Museo Regionale Sieri Pepoli a Trapani. Ad accoglierli i restauratori Concita Vadalà e Cesare Tinì. Sono loro ad occuparsi del restauro dei presepi: l’una di abiti, copricapi e accessori dei personaggi, l’altro dei mobili. Insieme a loro, per spiegare questa tradizione tutta trapanese, la direttrice del Museo Anna Maria Parrinello e la storica Daniela Scandariato.
La particolarità è che i personaggi del presepi e gli ambienti sono vere e proprie "case di Barbie", ovvero riproducono in miniatura case e giardini del Settecento, dove personaggi e santi sono vestiti con abiti barocchi dell'epoca.
Agli studenti è offerta l’opportunità di visitare il cantiere aperto di restauro e di dialogare con gli operatori su prenotazione al seguente indirizzo email: museo.pepoli@regione.sicilia.it. Attualmente il restauro riguarda le figure della Natività di Maria.
Natività di Maria: una tradizione tutta trapanese
Attualmente nel Museo Pepoli di Trapani è in corso il restauro delle figure della Natività di Maria. I pregevoli manufatti traggono origine dalla consuetudine, tipicamente trapanese, di celebrare la festa della Natività di Maria, che si tiene l’8 settembre, allestendo delle rappresentazioni scenografiche in miniatura del sacro evento.
Si tratta della riproduzione del Palazzo di San Gioacchino e Sant’Anna, suddiviso nei suoi diversi ambienti, ciascuno dei quali corredato di mobili e suppellettili, e animato da figurine raffiguranti i diversi personaggi: la ottuagenaria Sant’Anna, San Gioacchino, Maria Bambina, cui si associa la servitù, nonché uno stuolo di nobildonne e notabili, sacerdoti e sovrani, ad attestare la discendenza regale della Vergine.
Il Museo conserva una collezione di 42 esemplari di figure riconducibili a tale tradizione, databili alla seconda metà del XVIII secolo, provenienti dalla collezione del conte Agostino Sieri Pepoli. Presentano una struttura in legno: grezzo per le parti strutturali (cipresso o noce), scolpito e dipinto con colori a tempera nelle parti esposte (mani e braccia, capo).
In alcuni casi le teste sono realizzate interamente in legno, in altri invece la parte frontale del volto è modellata in stucco, poi dipinta. Gli abiti e gli accessori, le cui fogge ricalcano la moda del secondo Settecento, sono prevalentemente in taffetà, gros, tessuti operati e ricamati, galloni e trine metalliche.
La natività è ambientata in stanze di architettura barocca, che andavano dalle stanze da letto ai salotti ai giardini con fontane. Tutto in miniatura e spesso occupavano intere stanze.
Il progetto avviato dal Museo Sieri Pepoli
I lavori sulla natività di Maria, finanziati dal Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, si svolgono sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza dei Beni Culturali di Trapani, rappresentata da Bartolomeo Figuccio, responsabile unico del procedimento, e da Tommaso Guastella, direttore dei lavori insieme con Daniela Scandariato, dipendente del Museo.