La provincia di Trapani è stata teatro tra dicembre 2022 e settembre 2023 di tre casi di femminicidio che hanno sconvolto l'opinione pubblica. Il 24 dicembre 2022, Maria Amatuzzo, una giovane di 29 anni, è stata uccisa a Selinunte dal marito da cui si era separata. A settembre 2023, sono state uccise altre due donne: Marisa Leo, assassinata a Marsala dall'ex compagno Angelo Reina, e Annalisa Fontana, di 48 anni, è morta il 25 settembre dopo che il compagno le ha dato fuoco.
In Italia, sono almeno 24 le donne vittime di femminicidio dall’inizio del 2024, uccise da compagni, mariti ed ex. Secondo i dati del Dipartimento della Pubblica sicurezza-Direzione centrale della Polizia criminale sugli omicidi volontari e violenza di genere, relativamente al periodo 1 gennaio-30 giungo 2024, sono stati registrati 141 omicidi, con 49 vittime donne, di queste, 24 hanno trovato la morte per mano del partner ed ex partner.
Lo spot della Polizia di Stato - Questi eventi tragici sono un doloroso promemoria della persistente piaga della violenza di genere in Italia, una realtà che la Polizia di Stato combatte con impegno costante. A partire dal 13 luglio 2023, la Polizia ha lanciato uno spot televisivo e sui social media per sensibilizzare il pubblico contro il femminicidio e la violenza sulle donne. Questo sforzo di comunicazione è parte di una più ampia strategia per prevenire e contrastare la violenza di genere.
Il Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale svolge un ruolo cruciale nella lotta contro la violenza di genere. Questo organismo è responsabile della raccolta, elaborazione e analisi dei dati relativi ai crimini, inclusi quelli di violenza domestica e di genere. Attraverso il Sistema di Indagine (SDI) e le informazioni fornite dagli uffici territoriali delle forze di polizia, il Servizio Analisi Criminale produce documenti analitici che aiutano a comprendere meglio il fenomeno e a sviluppare strategie di prevenzione.
Dati e Analisi sulla Violenza di Genere in Italia. Secondo i dati raccolti dal Servizio Analisi Criminale, nel triennio 2021-2023, c'è stato un incremento costante dei reati legati alla violenza di genere.
Reati spia o sentinella - La violenza contro le donne costituisce un ambito particolare che, per sua stessa natura, non è legato alle normali dinamiche criminali, rendendo quindi opportuna una particolare metodologia di approfondimento. Per avere una chiara percezione del fenomeno della violenza contro le donne, un’analisi specifica viene quindi dedicata, in primo luogo, ai cosiddetti reati spia o reati sentinella, ovvero a quei delitti che sono ritenuti i possibili indicatori di una violenza di genere, in quanto verosimilemespressione di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica diretta contro una persona in quanto donna: sono ritenuti tali gli atti persecutori (art. 612-bis c.p.), i maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.) e le violenze sessuali (art. 609-bis, 609-ter e 609-octies c.p.); queste ultime, particolarmente gravi e certamente parte integrante della violenza di genere, vengono accorpate con i reati spia. In particolare, nel triennio in esame, con riferimento ai reati commessi, si evidenzia, per tutte le fattispecie in esame, un trend in progressivo e costante incremento nel corso degli anni, ad eccezione di un lieve decremento degli atti persecutori in flessione in relazione all’anno 2022. L’analisi inoltre si concentra nel periodo 1 gennaio – 30 giugno 2024, confrontato con
l’analogo semestre del 2023. Nello specifico si registra una diminuzione sia degli atti persecutori, che da 9.359 scendono a 8.592 (-8%), che delle violenze sessuali che da 2.991 passano a 2.923 (-2%); mentre aumenta il numero dei maltrattamenti contro familiari e conviventi per cui si registra un incremento (5%),
passando da 11.808 a 12.424. Va precisato che si tratta di un trend da verificare nel prosieguo, in quanto si tratta di dati non consolidati e suscettibili di variazione in incremento, tenuto conto anche del ridotto tempo intercorso dalla conclusione del semestre.
La tabella sottostante evidenzia come, dal 2021 al 2023, l’azione di contrasto alla violenza di genere abbia fatto registrare un tendenziale incremento.
I dati relativi alle segnalazioni a carico dei presunti autori noti, infatti, mostrano, nel triennio, un incremento, rispettivamente del 6% per gli atti persecutori, dell’11% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e del 15% per le violenze sessuali. Tale trend si conferma anche dal raffronto tra il primo semestre 2024 (Gennaio – Giugno 2024) e l’analogo periodo del 2023. In particolare per gli atti persecutori si registra un aumento delle segnalazioni a carico dei presunti autori noti pari al 18%, per i maltrattamenti contro familiari e conviventi pari al 23% e per le violenze sessuali pari al 5%. Occorre, inoltre, sottolineare la necessità di una verifica successiva, trattandosi per il 2024 di dati non consolidati e suscettibili di incremento dovendosi tenere conto anche dei tempi necessari allo sviluppo delle attività di indagine.
I dati con l'introduzione del Codice Rosso - Il Codice Rosso, introdotto con la legge 69 del 19 luglio 2019, ha ampliato il sistema di tutele per le vittime di violenza di genere. La legge 5 maggio 2022, n. 53, ha inoltre potenziato la raccolta e l'analisi dei dati relativi alla violenza di genere, migliorando il supporto al Decisore nell'elaborazione delle strategie di prevenzione.
Qui i dati evidenziano un trend in costante crescita per la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (art.387-bis c.p.). Per quanto riguarda la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (art.612-ter c.p.) e la costrizione o induzione al matrimonio (art.558-bis c.p.) si registra un andamento ondivago: dopo una lieve diminuzione nel 2022, segue un aumento, rinvenibile anche nei periodi parziali esaminati. Diverso andamento si rileva, invece, per la deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (art.583-quinquies c.p.),
che, dopo un aumento nel 2022, evidenzia una diminuzione nel 2023 e nel periodo dei semestri raffrontati.
In termini percentuali i dati fanno, registrare, nel triennio, un generale aumento: per la costrizione o induzione al matrimonio del 21%; per la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa del 18%; per la deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso del 3%; per la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti dell’1%.
Dati degli omicidi volontari, 49 vittime donne dal 1 gennaio al 30 giugno - Infine il quadro degli omicidi volontari consumati, e nello specifico di quelli con vittime donne, negli ultimi tre anni e nel periodo 1 gennaio – 30 giugno 2024, confrontato con l’analogo periodo del 2023. Osservando l’andamento annuale del triennio, si evidenzia come dopo un lieve incremento delle vittime di genere femminile relativamente all’anno 2022, tale trend nel 2023 si inverte. Infatti a fronte dell’aumento totale degli eventi, che nel 2022 passano da 123 a 130 (6%), emerge una diminuzione delle vittime donne che, nel 2023, scendono da 130 a 117 (-10%). Relativamente al periodo 1 gennaio – 30 giugno 2024, sono stati registrati 141 omicidi, con 49 vittime donne, di cui 44 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 24 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. Analizzando gli omicidi del periodo sopra indicato rispetto a quello analogo dello scorso anno, il numero degli eventi è in diminuzione, da 176 a 141 (-20%), come pure è in calo il numero delle vittime di genere femminile, che da 62 scendono a 49 (-21%). Anche i delitti commessi in ambito familiare/affettivo fanno rilevare un decremento nell’andamento generale, passando da 81 a 67 (-17%); altresì, si registra una diminuzione per quanto attiene al numero delle vittime di genere femminile, che da 53 scendono a 44 (-17%). In flessione, rispetto allo stesso periodo del 2023, anche il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 36 diventano 29 (-19%) e quello delle relative vittime di genere femminile, che da 32 passano a 24 (-25%).
Nonostante il termine "femminicidio" non sia codificato nel nostro ordinamento giuridico, l'analisi degli omicidi volontari con vittime donne è essenziale per comprendere meglio le dinamiche di questi crimini. Nel periodo considerato, i dati interforze raccolti evidenziano la relazione autore-vittima, il movente, e le dinamiche degli omicidi, offrendo una base solida per sviluppare strategie di prevenzione e contrasto. I troppis casi di femminicidio testimoniati dai dati nazionali, evidenziano la necessità di una continua e rafforzata azione di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. L'impegno della Polizia di Stato, attraverso campagne di sensibilizzazione e l'analisi approfondita dei dati, è fondamentale per proteggere le vittime e prevenire ulteriori tragedie. Tuttavia, la lotta contro la violenza di genere richiede anche un cambiamento culturale e una presa di coscienza collettiva, affinché ogni donna possa vivere libera dalla paura e dalla violenza.