Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
22/08/2024 06:00:00

 Il naufragio del veliero. Recuperati quattro corpi. Gli errori oltre la tempesta
 

 Sono quattro i corpi recuperati dai sommozzatori dei vigili del fuoco all'interno del veliero Bayesian, adagiato a circa 50 metri sui fondali davanti a Porticello, nel Palermitano. 

Un quinto cadavere è già stato individuato all'interno del relitto e dovrebbe essere ripescato oggi. I quattro corpi recuperati sono quelli di Jonathan Bloomer, il presidente della Morgan Stanley International, della moglie Anne Elizabeth, del legale Chris Morvillo e della moglie Nada. All'appello mancherebbero dunque l'imprenditore britannico e proprietario dello yacht Mike Lynch e la figlia diciottenne Hanna. Le vittime erano nelle cabine, nascosti dietro materassi e suppellettili di ogni tipo.

 

 

Catena di errori fatali
Emergono dettagli importanti sull'affondamento del Bayesian, che potrebbe essere stato causato non solo dalla violenta tromba d'aria che ha colpito l'area ma anche da una serie di errori umani. Tra gli errori evidenziati, un boccaporto lasciato aperto e una deriva mobile non adeguatamente posizionata sono stati citati come possibili concause della tragedia che ha visto il veliero affondare in meno di un minuto.
Il sollevamento della deriva potrebbe quindi avere in qualche modo favorito il repentino affondamento dello yacht, avvenuto secondo le riprese di alcune telecamere del litorale, nel giro di un minuto. Un’altra ipotesi avanzata dal tabloid inglese Daily Mail è quella dei «portelloni lasciati aperti», indicati come una possibile via d’accesso per una grande massa d’acqua in grado di riempire completamente lo scafo e di farlo affondare in pochi secondi.

 

 

Interrogato il comandante e gli altri superstiti
Il comandante del Bayesian, James Cutfield, è stato interrogato per oltre due ore dai pm di Termini Imerese. Durante l'interrogatorio, si sono cercate risposte sulle decisioni prese nelle fasi critiche che hanno preceduto l'inabissamento. Al contempo, altri membri dell'equipaggio e i passeggeri sopravvissuti stanno fornendo testimonianze vitali per ricostruire gli eventi di quella fatidica notte.

Tecnologia ROV a supporto delle ricerche
Il ROV impiegato nelle operazioni può operare fino a una profondità di 300 metri e ha una autonomia di 6-7 ore, permettendo così di registrare video e immagini dettagliate del relitto e dei fondali. Questo strumento si rivela essenziale per gli investigatori della Procura della Repubblica di Termini Imerese, fornendo dati cruciali per l'inchiesta.
Il relitto del Bayesian giace adagiato sulla fiancata di dritta a una profondità di circa 50 metri. Nonostante le prime ispezioni esterne indichino che lo scafo non presenti falle visibili e l'albero maestro in alluminio appaia integro, l'attenzione si concentra sulla grande deriva mobile dell'imbarcazione, parzialmente sollevata, che potrebbe aver influenzato negativamente la stabilità del veliero durante la tempesta.