Il Giudice per le Udienze Preliminari di Catania, Ottavio Grasso, ha disposto il rinvio a giudizio per Luca Sammartino, leader della Lega in Sicilia, in relazione a due presunti episodi di corruzione. Il processo, che coinvolge anche altri undici imputati, è stato fissato per il 14 marzo 2025 e si terrà presso la terza sezione penale del Tribunale di Catania.
L'inchiesta, nota come "Pandora", ha portato alla luce presunte infiltrazioni della criminalità organizzata e pratiche corruttive all'interno del Comune di Tremestieri Etneo. Sammartino è accusato di aver favorito il proprietario di una farmacia locale, ostacolando l'apertura di una farmacia concorrente, in cambio di appoggio elettorale per Caterina Chinnici alle elezioni europee del 2019, quando Sammartino sosteneva la sua candidatura nel Partito Democratico. Chinnici, attualmente esponente di Forza Italia, è stata dichiarata estranea all'inchiesta.
Il secondo capo d'accusa riguarda la presunta ricezione di informazioni riservate su indagini in corso contro Sammartino, ottenute da due carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura di Catania. Questi militari avrebbero anche provveduto a bonificare la segreteria del politico da possibili microspie.
A seguito di queste indagini, il 17 aprile scorso, Sammartino ha rassegnato le sue dimissioni dalle cariche di vicepresidente della Regione Siciliana e di assessore all'Agricoltura, dopo essere stato sospeso dalle sue funzioni pubbliche dal GIP, decisione poi confermata dal Tribunale del Riesame.
Nonostante le accuse, Sammartino ha sempre proclamato la sua innocenza, ribadendo la sua fiducia nella magistratura e affermando che sarà dimostrata la sua estraneità ai fatti contestati.