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15/10/2024 06:00:00

De Luca fa l'occhiolino alla destra. Ed è rottura in Sud chiama Nord. Lascia La Vardera

Ed è rottura in Sud chiama Nord. Lascia definitivamente il deputato Ismaele La Vardera, dopo le parole pronunciate da Cateno De Luca, in assemblea, con cui annunciava di essere disposto a fare il numero due di un centrodestra rinnovato. Per il leader di Sud chiama Nord è necessario guardare ad una delle due coalizioni e inserirsi per evitare di rimanere schiacciati.


C’è un dialogo intrapreso al momento con Arianna Meloni ma il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Pino Galluzzo, frena: “I fatti parlano chiaro: a Roma come qui in Sicilia il centrodestra ha vinto le rispettive elezioni in quanto ha saputo offrire agli elettori programmi convincenti, una classe politica con esperienza amministrativa e leader di assoluto livello, a partire da Giorgia Meloni. Pertanto, se da un lato l’apertura a un dialogo con la nostra coalizione annunciata da Cateno De Luca può costituire un valore aggiunto, dall’altro è bene precisare che non c’è alcuna necessità di ‘un nuovo centrodestra con nuovi personaggi’ come invece auspica lui con queste parole denigratorie”.


Lo strappo definitivo con La Vardera è avvenuto ieri pomeriggio, l’ex Iena ha postato un video sul suo profilo Facebook: “Oggi tra noi le distanze sono siderali. Con commozione e affetto ti annuncio che lascio Sud chiama Nord e vado al misto. Non andrò con la maggioranza, farò anche io la mia piccola traversata nel deserto”. La Vardera non è disposto a seguire De Luca in quel centrodestra dice: “che sta saccheggiando la Sanità, sta permettendo a centinaia di nostri giovani di lasciare la nostra terra. E soprattutto sta svendendo il Sud con l’Autonomia differenziata”. Il deputato non ha mancato di ringraziare il sindaco di Taormina: “Ti sarò sempre grato perché hai riacceso in me la passione per la politica, mi hai permesso di candidarmi nel tuo partito e di venire eletto. Quella elezione, però, l’ho conquistata con la mia storia personale. E’ mai possibile che di 10 deputati eletti siamo rimasti solamente in 4? Non c’è un problema di squadra? Non ho riscaldato la sedia ma ho portato a casa i risultati”.
Infine l’appello: “Ti auguro di tornare il De Luca che ho conosciuto, che non vuole essere il numero 2 di nessuno”. La promessa di La Vardera è che se De Luca tornerà quello di un tempo le loro strade si uniranno ancora.


A rispondere è Laura Castelli, presidente del movimento: “Voglio bene a Ismaele, un ragazzo pieno di entusiasmo e molto ambizioso. Mi ferisce molto però la scelta presa oggi. Mi stranisce anche la tempistica: una decisione del genere non la si prende in 24-48 ore, ma serve molto più tempo. Sud chiama nord è post ideologico perché basa la sua azione politica sulla buona amministrazione, sui fatti reali e concreti. E chi ha avuto la possibilità di governare, conosce la differenza dal fare solo opposizione, urlando e protestando, rispetto a chi invece deve amministrare, sporcarsi le mani, faticare e risolvere davvero i problemi degli italiani. Se oggi esiste una speranza di riscatto per tutti i siciliani, là dove tutti hanno fallito, quella speranza si chiama Cateno De Luca. Augurandoti il meglio, mi spiace solo che quello che oggi hai fatto ha confermato le tante, troppe voci che in questi ultimi mesi giravano nei tuoi confronti e confermi anche la mancanza di visione politica, necessaria al raggiungimento dei grandi obiettivi che ci siamo già prefissati per rendere finalmente la Sicilia libera”.

 

 


Il quadro è chiaro, La Vardera va al misto e lascia Sud chiama Nord, mentre Cateno De Luca assicura che all’ARS continueranno ad essere opposizione.


Le frasi di De Luca però pure nel Pd non sono passate inosservate, il dialogo con il M5S e con i dem era avviato, a rispondere è Domenico Siracusano la segretario provinciale per Messina: “Francia o Spagna purchè se magna… Ecco come la politica si allontana definitivamente dalle persone - È accettabile ascoltare frasi come "non mi pongo il problema se con il centrodestra o con il centrosinistra..."? Credo che, invece, sia proprio questo il problema. Ci sono visioni alternative del lavoro, dei diritti, dello sviluppo. Ci sono politiche contrapposte che i governi, nazionali e locali, di destra o di sinistra mettono in pratica. Il Partito Democratico e le forze progressiste sono chiamate a livello locale, regionale e nazionale a costruire una alternativa a queste destre pericolose e ad un populismo qualunquista che nasconde solo bramosia di potere."

Per De Luca è finito il tempo dei paletti ideologici: "Il Movimento non può essere condizionato dalla mia legittima aspettativa di fare il presidente della Regione siciliana, purché si arrivi a una condizione che metta Sud chiama Nord di riorganizzare i palazzi e distruggere la malapianta della politica. Noi siamo portatori del buongoverno e la nostra storia lo conferma. Quindi non ritengo giusto che il popolo che ha investito su di noi non abbia la possibilità di vederci all’amministrazione della Sicilia. Ma non sono più disponibile ad andare da solo. Ci abbiamo provato, abbiamo avuto ottimi risultati, abbiamo preso otto deputati. Ma avete visto come è finita? Che poi ti ritrovi con chi si ubriaca e lascia o ha un ego smisurato e pur eletto a Sud chiama Nord poi scompare. Io stavo perdendo la vita, ci ho investito due milioni di euro”.


Durante la sua diretta è un fiume in piena: “Perché la sedia crea effetti collaterali. Io ci devo mettere i soldi, la salute, io devo organizzare il partito e poi alcuni all’interno pensano a coltivare solo la propria immagine, e se vengono chiamati a farsi campagna elettorale la vogliono pure pagata. Quindi non sosterrò più una linea in cui si deve andare da soli”.

E non poteva mancare la stilettata contro Nuccio Di Paola del M5S: “Non andiamo dietro alle sue ‘minchiate’…, come quando in Aula, parlando del gruppo Sud chiama Nord, ha detto ‘quel che rimane di ScN. Una battuta infelice”.
Infine si rivolge direttamente ai pentastellati: “Ma voi senza Grillo né Conte ‘non siete un cazzo’. Di Paola dice che gli ho lasciato la leadership del centrosinistra? La leadership del nulla… se la tenga”.