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23/10/2024 13:00:00

Il maltempo continua a colpire la Sicilia. La Regione dichiara lo stato di emergenza e stanzia 2,8 milioni 

La Sicilia continua a essere flagellata dal maltempo. Dopo la violenta ondata di piogge che ha causato alluvioni lunedì 21 ottobre, anche nelle prime ore di ieri, martedì 22 ottobre, forti temporali hanno colpito la fascia ionica della provincia di Catania. Allagamenti e disagi hanno interessato diverse aree, con cittadini bloccati nelle loro auto e strade rese impraticabili. I sindaci di comuni come Giarre, Riposto, Sant’Alfio e Piedimonte Etneo hanno immediatamente disposto la chiusura delle scuole per garantire la sicurezza dei residenti.

Le precipitazioni registrate nelle ultime 48 ore sono state eccezionali. Gli accumuli di pioggia hanno superato i 400 mm in diverse località, con punte di 417 mm a Piedimonte Etneo e 401 mm presso Casa degli Alpini. Altri rilevanti accumuli includono 363 mm a Citelli, 352 mm presso Pizzo Rosarello e 337 mm a Monforte. I fenomeni più intensi si sono abbattuti sui monti Peloritani, causando allagamenti e frane nelle zone più vulnerabili.

Intanto, la Protezione Civile è in allerta e sta coordinando gli interventi nelle aree più colpite, invitando i cittadini a evitare spostamenti non necessari e a seguire le indicazioni ufficiali per evitare situazioni di pericolo.

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Dichiarato lo stato di emergenza regionale e stanziati 2,8 milioni di euro - La Regione Sicilia ha dichiarato lo stato di emergenza regionale per le aree colpite dagli eventi alluvionali del 19 e 20 ottobre. La giunta, guidata dal presidente Renato Schifani, ha stanziato 2,8 milioni di euro per interventi urgenti volti a garantire la sicurezza dei cittadini e il ripristino della viabilità. Commissario straordinario per l’emergenza è stato nominato Duilio Alongi, dirigente del dipartimento Tecnico.

Le priorità includono la rimozione di detriti alla foce del fiume Salso a Licata, la ricostruzione degli argini del fiume Dittaino, la messa in sicurezza di una frana a Enna e interventi di ripristino della viabilità a Stromboli. Sono previsti anche interventi per quantificare i danni agricoli nella Piana di Licata, con fondi dedicati del Programma di sviluppo rurale.

«Dopo aver seguito costantemente l’evolversi della situazione dei giorni scorsi – dice Schifani – stiamo procedendo con tempestività e immediatezza, sia sul piano operativo sia su quello finanziario, per fronteggiare le criticità riscontrate in diverse zone della Sicilia. Nostro obiettivo fondamentale è quello di garantire innanzitutto la sicurezza dei cittadini e ripristinare la viabilità regionale lì dove è stata danneggiata gravemente».

Nello specifico, sono cinque gli interventi prioritari, nelle aree maggiormente colpite, individuati a seguito dei sopralluoghi del dipartimento Tecnico con gli uffici del Genio civile, dell'Autorità di bacino e della Protezione civile. Alla foce del fiume Salso, a Licata, nell’Agrigentino, sarà avviato un intervento urgente per rimuovere i detriti alluvionali che ostruiscono il regolare deflusso delle acque verso il mare, con l'obiettivo di ripristinare la normale funzionalità. Sul fiume Dittaino, si interverrà con il rifacimento degli argini attraverso il posizionamento di massi ciclopici.

A Enna, dove una frana di notevoli dimensioni ha causato la chiusura al transito dell'intera sede stradale e la sospensione di alcune attività commerciali, verranno intraprese misure di messa in sicurezza dell’area per consentire la riapertura della viabilità e ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Sull’isola di Stromboli, verranno effettuati interventi per la rimozione dei detriti che ostacolano la circolazione lungo alcune arterie compromettendo la normale mobilità; in particolare, nella frazione di Ginostra saranno rimossi i residui alluvionali che rendono impraticabili diverse strade del centro abitato, con l'intento di ristabilire l'accesso all’area e garantire la sicurezza degli abitanti.

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Savarino: «Regione vicina ad amministrazioni e cittadini delle zone colpite» - «Ho seguito con grande apprensione gli eventi alluvionali che hanno colpito in particolare alcune zone della Sicilia. Sono sempre stata in contatto costante con il presidente della Regione Renato Schifani, con i nostri dirigenti e con i Vigili del fuoco, che ringrazio per l’impegno profuso a tutela della popolazione. Il governo regionale è vicino alle amministrazioni comunali e ai cittadini dei territori interessati, nell’Ennese, nell’isola di Stromboli e nell’Agrigentino, in particolare a Licata. La dichiarazione dello stato di emergenza regionale e l’impegno di spesa per i lavori urgenti, deliberati oggi dalla giunta, consentono di eliminare situazioni di pericolo e impedire rischi in vista delle prossime piogge». Lo afferma l’assessore regionale al Territorio e all'ambiente, Giusi Savarino.

«La Regione – aggiunge – si attiverà immediatamente per la rimozione dei detriti alluvionali, a cominciare dal Salso che sarà oggetto di un importante intervento di bonifica della foce così da consentire il regolare deflusso delle acque in mare. Per questo fiume, inoltre, prenderanno il via a breve anche altri interventi: il nuovo sistema di pompaggio delle acque meteoriche in piazza Gondar, finanziato per oltre 3 milioni di euro, e i lavori di messa in sicurezza nel tratto urbano del fiume, nella zona est di Licata, per oltre 7,8 milioni di euro. La Protezione civile regionale ha già espletato la gara e siamo in fase di consegna dei lavori. Confido che le opere possano essere realizzate in tempi rapidi per garantire la sicurezza di tutta l’area, dei residenti e delle attività produttive».