Giovedì 21 novembre avrebbe dovuto essere un’occasione speciale per gli studenti di due classi prime della scuola media "Mario Nuccio": una visita d’istruzione al Parco Archeologico di Marsala per scoprire le bellezze storiche del territorio. Tuttavia, a causa della pioggia, la gita si è trasformata in una delusione e ha sollevato interrogativi tra i genitori, soprattutto sul costo del trasporto scolastico.
La vicenda - I bambini, circa 35 in totale, due classi (prima media) sono saliti a bordo di due scuolabus comunali che li hanno accompagnati dalla via Salemi fino a Porta Nuova, un tragitto di poco più di sei chilometri. Per il trasporto è stato richiesto un contributo di tre euro a studente. Una cifra che ha fatto storcere il naso ai genitori, considerando che il mezzo appartiene al Comune e che il tragitto era breve.
Piove, niente visita al Parco - La situazione si è complicata ulteriormente quando, una volta arrivati a destinazione, i ragazzi non hanno potuto visitare il Parco a causa del maltempo. Al posto della visita, gli studenti sono stati accompagnati in un bar nei pressi di Porta Nuova, dove si sono riparati dalla pioggia e da lì poi, sono nuovamente saliti sugli scuolabus non per visitare il Parco Archeologico ma per fare ritorno a scuola.
L'indignazione dei genitori - Tra i genitori delusi, c'è Patrizio Ferro, padre di un alunno di prima media, non nasconde la sua amarezza:
"Ero entusiasta che mio figlio partecipasse, perché credo sia importante che i ragazzi conoscano prima di tutto le bellezze della loro città. Ma trovo inaccettabile che sia stato richiesto un pagamento per lo scuolabus comunale. È giusto che un servizio del genere non sia gratuito? Tre euro a bambino per un tragitto così breve sono incomprensibili, soprattutto considerando che il Comune ha messo a disposizione il mezzo".
Ferro aggiunge anche che non è stata fornita alcuna informazione su un possibile rimborso: "Non solo i ragazzi non hanno visitato il Parco, ma non sappiamo nemmeno se ci sarà un’altra uscita o se restituiranno i soldi. I bambini hanno pagato per andare al bar e aspettare che smettesse di piovere. È stato un danno e una beffa."
Un caso che solleva dubbi sul servizio pubblico - L’episodio apre un dibattito sul funzionamento e sui costi dello scuolabus comunale a Marsala, che lo ricordiamo, è gestito da Marsala Schola. Per molti genitori, il trasporto scolastico dovrebbe essere gratuito o, al massimo, prevedere un contributo simbolico (un euro), soprattutto per distanze così ridotte.
Più chiarezza e attenzione per le attività scolastiche - "Chiedere soldi per uno scuolabus comunale è vergognoso. Dove sono finiti i soldi pagati per un servizio che, alla fine, non è stato nemmeno completato?", conclude amareggiato Patrizio Ferro. L’episodio ha lasciato l’amaro in bocca non solo ai bambini, ma anche ai loro genitori, che ora chiedono chiarezza e maggiore attenzione nella gestione delle attività scolastiche.