Prima era la sede della biblioteca comunale, poi dell'archivio. Adesso, dopo 82 anni torna ad essere una chiesa.
Dopo 82 anni, la Chiesa Maria SS. Annunziata di Marsala torneràa essere un luogo di culto. La cerimonia di riapertura si terràoggi giovedì 30 gennaio alle ore 18:30, con la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo monsignor Angelo Giurdanella.
Questa storica chiesa, situata in Piazza del Carmine, ha avuto una lunga storia di trasformazioni, ospitando nel tempo la Biblioteca Comunale e successivamente l'Archivio Storico del Comune di Marsala.
Un luogo di fede e cultura, tra storia e rinascitaLa chiesa della Madonna Annunziata era parte di un complesso conventuale costruito dai frati carmelitani, probabilmente tra il XIII e il XIV secolo. La sua struttura ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli:
L'11 maggio 1943, durante un bombardamento alleato, la chiesa subì gravi danni. Successivamente, grazie all’impegno dell’arciprete monsignor Andrea Linares, il tetto venne ricostruito, salvando l’edificio dalla rovina. Tuttavia, nel 1979, la chiesa smise di essere un luogo di culto e venne adibita prima a Biblioteca Comunale e poi a Archivio Storico.
Ora, dopo decenni, la chiesa torna alla sua funzione originaria, ospitando ogni giorno, dal lunedì al sabato, la Santa Messa alle ore 7:30.
Un evento significativo per la comunitàmarsaleseLa riapertura della Chiesa di Piazza Carmine rappresenta un momento di grande importanza per la cittàdi Marsala. Oltre a essere un luogo di preghiera, è anche un simbolo della storia e della cultura della città, testimone delle vicissitudini e delle trasformazioni che hanno attraversato il territorio marsalese negli ultimi secoli.
L’evento oggi, giovedì 30 gennaio, segneràquindi un ritorno alle origini, restituendo alla comunitàun luogo di fede e memoria.
UN PO' DI STORIA. Sull’arrivo in cittàdei frati dell’ordine Carmelitano si sa poco. È certo che alla fine del XIII secolo, erano giàcertamente in Sicilia occidentale: sembra siano giunti nel 1224 e a partire dal 1315 realizzarono la chiesa e il loro convento fuori le mura a Marsala, divenuto polo di attrazione e meta di pellegrinaggi in onore della Madonna detta di Trapani. La chiesa (insieme al Convento, oggi sede dell’Ente mostra di pittura, e alla torre campanaria) resta una delle opere architettoniche di primario interesse culturale della città. La sua bellezza e originalitàsi apprezzano giàdalle volte a crociera che si possono ammirare nel portico antistante l’ingresso. Questo è di stile rinascimentale, lo stesso delle finestre che si trovano a primo piano della chiesa. Quello che si può visitare oggi è il luogo di culto rimaneggiato in etàbarocca, sempre a opera dei frati carmelitani: navata unica coperta da un dammuso lunettato e, ai lati, alte finestre sugli arconi che individuano le cappelle.
Il campanile annesso alla chiesa è stato definito dal Marchese di Villabianca come «una delle meraviglie della Sicilia». In epoca antica è stato considerato uno dei monumenti più belli e insoliti dell’isola. Secondo le testimonianze scritte dal Marchese, quando il campanile suonava “a mortorio†si muoveva, facendo paura a chi si trovava all’interno. Oggi il campanile è privo delle campane ma resta uno dei monumenti più attrattivi della città. A base ottagonale colpisce la sua scala elicoidale in pietra arenaria. Originale è la sua cupola ricoperta da mattoni verdi. Costruito nel 1513, fu restaurato nel 1684 e crollò il 27 luglio 1745 durante i lavori di consolidamento. Il progetto di ricostruzione porta la firma dell’architetto trapanese Giovan Biagio Amico che mantenne l’originario disegno. I lavori furono completati nel 1748. Oggi dalla sommitàdel campanile, tramite alcune finestre, è possibile ammirare il panorama sul centro storico della cittàdi Marsala.