A Castelvetrano "enigmatici" manifesti contro Matteo Messina Denaro
La più recente foto di Messina Denaro (o meglio, l’identikit aggiornato che ne ha fatto la polizia) e sotto tre simboli dell’insiemistica.
La più recente foto di Messina Denaro (o meglio, l’identikit aggiornato che ne ha fatto la polizia) e sotto tre simboli dell’insiemistica.
Palermo, 23 maggio 1992. Falcone perde la vita in un attentato orchestrato da Cosa Nostra. Due mesi dopo anche Borsellino abbraccia la stessa sorte. Si costituisce il Comitato dei Lenzuoli, l’Italia intera si mobilita per dire no agli interessi di pochi, no alle stragi che hanno sfigurato questo paese, no alla mafia.
È fitto il calendario di iniziative in programma a Palermo e provincia in occasione del ventennale delle stragi di Capaci e via D'Amelio.
Nuova udienza nell’aula bunker di Bicocca a Catania del processo per voto di scambio a carico del governatore Raffaele Lombardo e di suo fratello Angelo, parlamentare nazionale del Mpa.
Il superlatitante di Castelvetrano, Matteo Messina Denaro, “non e’ il capo indiscusso di Cosa nostra.
L'architetto Giuseppe Liga, capomafia del quartiere palermitano di San Lorenzo, è stato condannato dal tribunale presieduto da Fabrizio La Cascia a 20 anni e sei mesi di reclusione per associazione mafiosa.
Il governo definira' nei prossimi giorni un provvedimento per la riforma degli appalti per evitare le infiltrazioni mafiose.
La sorveglianza è stata intensificata e ora il boss di Cosa Nostra Bernardo Provenzano non potrà tenere in cella nemmeno il fornelletto per scaldarsi i pasti.
"Per la morte di Provenzano forse non avrei pianto ma non dobbiamo perdere il contatto con l'umanita'.
È durato quattro mesi il lavoro di ispezione della Commissione prefettizia, nominata dal Prefetto Marilisa Magno, a Campobello di Mazara. Sono stati spulciati ed esaminati tutti gli atti amministrativi all’interno del Comune.
Attilio Bolzoni, inviato di Repubblica, racconta gli anni delle stragi trent'anni dopo. Torna a Palermo e ripercorre le strade dove furono ammazzati Pio La Torre, Carlo Alberto dalla Chiesa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ha racchiuso le loro storie in un libro e in un film: "Uomini soli"....
13,00 - "E' un segnale. Forse ha dato segni di cedimento e gli altri capi, il signor Toto' Riina in
13,50 - Il senatore Antonio d’Alì, assistito dagli avvocati Gino Bosco e Stefano Pellegrino,
Imbarazzo per la Regione siciliana. Il presidente, Raffaele Lombardo, indagato per mafia, è nuovamente nell’occhio del ciclone.