Un nuovo pentito per il delitto De Mauro
Rapito da due uomini di Cosa nostra, strangolato e buttato in un pozzo. Cosi' sarebbe stato ucciso il cronista de L'Ora Mauro De Mauro, scomparso da Palermo il 16 settembre del 1970.
Rapito da due uomini di Cosa nostra, strangolato e buttato in un pozzo. Cosi' sarebbe stato ucciso il cronista de L'Ora Mauro De Mauro, scomparso da Palermo il 16 settembre del 1970.
Il comune di Alcamo si costituirà parte civile nel procedimento penale a carico di Vincenzo Virga e Vito Mazzara per l'omicidio del giornalista e sociologo torinese Mauro Rostagno, fondatore della comunità Saman per il recupero dei tossicodipendenti.
Beni per un valore complessivo di oltre di 16,7 milioni di euro sono stati sequestrati dal Gico della Guardia di Finanza a Bernardo Riina, 72 anni, cugino del capo di Cosa Nostra Totò Riina.
Beni per un valore complessivo di oltre di 16,7 milioni di euro sono stati sequestrati dal Gico della Guardia di Finanza a Bernardo Riina, 72 anni, cugino del capo di Cosa Nostra Totò Riina.
C'è stata questa mattina un'operazione antimafia della Dia in provincia di Palermo.
C'è stata questa mattina un'operazione antimafia della Dia in provincia di Palermo.
Vincenzo Calcara, il pentito della famiglia mafiosa di Castelvetrano, che mercoledì 19 Gennaio tornerà a parlare pubblicamente nella sua città, va all'attacco di Massimo Ciancimino, accusando il figlio di Don Vito di fare il "doppio gioco". Ecco cosa scrive nella sua pagina Facebook:
Vincenzo Calcara, il pentito della famiglia mafiosa di Castelvetrano, che mercoledì 19 Gennaio tornerà a parlare pubblicamente nella sua città, va all'attacco di Massimo Ciancimino, accusando il figlio di Don Vito di fare...
Beni per un valore di oltre 2 miliardi e 375 milioni di euro, riconducibili a patrimoni illecitamente accumulati dalla mafia, sono stati sequestrati nel corso del 2010 dal centro operativo della Dia di Palermo, da cui dipendono anche le sezioni di Agrigento e Trapani.
Beni per un valore di oltre 2 miliardi e 375 milioni di euro, riconducibili a patrimoni illecitamente accumulati dalla mafia, sono stati sequestrati nel corso del 2010 dal centro operativo della Dia di Palermo, da cui dipendono anche le sezioni di Agrigento e Trapani.
“Le bombe del 1993? Non ho mai capito il perché. Lo appresi in carcere, dalle confidenze di un affiliato alla famiglia di Brancaccio, Salvatore Benigno, e me lo fece capire mio padre, al quale, quando ci incrociammo ad un processo, chiesi se ci fosse la mafia dietro a questo stragi.
“Le bombe del 1993? Non ho mai capito il perché. Lo appresi in carcere, dalle confidenze di un affiliato alla famiglia di Brancaccio, Salvatore Benigno, e me lo fece capire mio padre, al quale, quando ci incrociammo ad un processo, chiesi se ci fosse la mafia dietro a questo stragi.
Catene di supermercati, immobili, una villa, quote di decine di societa', per un valore che gli inquirenti dicono aggirarsi sui 270 milioni di euro sono stati confiscati dal tribunale di Palermo a Giovan Battista Giacalone che domani compie 37 anni, dopo le indagini del Gico del nucleo di polizia tributaria della Guardia...
Catene di supermercati, immobili, una villa, quote di decine di societa', per un valore che gli inquirenti dicono aggirarsi sui 270 milioni di euro sono stati confiscati dal tribunale di Palermo a Giovan Battista Giacalone che domani compie 37 anni, dopo le indagini del Gico del nucleo di polizia tributaria della Guardia...