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01/04/2009 12:23:03

"Non ti scordar di me": cittadinanza onoraria a Carlo Palermo


Oggi pomeriggio, a partire dalle ore 18:00, con raduno davanti la Chiesa San Michele in via Cosenza, si terrà la fiaccolata che si snoderà lungo alcune strade di Casa Santa per concludersi in via Salvatore Caruso, al plesso scolastico intitolato alla memoria dei gemelli Giuseppe e Salvatore Asta dove si terrà l’esibizione del gruppo Ericetnika del centro studi di tradizioni popolari Erice folk.

Per domani 2 aprile, nel giorno dell’anniversario della strage, alle ore 09.30 è prevista la Cerimonia ufficiale di commemorazione di Barbara Rizzo, Giuseppe e Salvatore Asta nel luogo della strage a Pizzolungo. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 17.30, al seminario Vescovile di Trapani, la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria della Città di Erice al dr. Carlo Palermo. Nel corso della cerimonia, a cui interverrà Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, si terrà un concerto del conservatorio A. Scontrino di Trapani, le proiezioni e le premiazioni del concorso “Videando…… sulla legalità e sulle pari opportunità” dedicato al Prefetto Fulvio Sodano e organizzato in collaborazione con il Comitato Cittadino Pari Opportunità di Erice.

Carlo Palermo diventò noto quando aprì a Trento un'indagine su un ampio traffico di armi e droga che sembrava avess l'appoggio di alcuni esponenti politici, in cambio di finanziamenti illeciti. L'inchiesta  si concluse con un nulla di fatto ed una denuncia al Consiglio Superiore della Magistratura per Palermo, il quale, dopo le molte polemiche scatenatesi, chiese il trasferimento a Trapani. Nella cittĂ  siciliana iniziò ad indagare sui traffici illeciti della mafia. Nel 1985 questa reagì e tentò di ucciderlo con un'autobomba a Pizzolungo. Il magistrato restò ferito, poichĂ© al momento dell'esplosione l'auto del magistrato stava superando una vettura su cui si trovavano Barbara Asta e i suoi due piccoli gemelli Salvatore e Giuseppe, che morirono dilaniati, investiti in pieno dall'esplosione.
Pochi mesi dopo l'attentato Carlo Palermo lasciò la magistratura e intraprese l'avvocatura.