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21/02/2025 20:15:00

Energie Rinnovabili: Cgil Sicilia lancia le proposte per il futuro energetico dell’isola

Le energie rinnovabili possono rappresentare una svolta economica e industriale per la Sicilia, con oltre 5.000 nuovi posti di lavoro previsti entro il 2028 grazie agli investimenti di grandi player come Renexia, Terna, Enel Green Power ed Erg. Questo il dato emerso durante il convegno della Cgil Sicilia tenutosi presso il CNR di Capo Granitola, dove il segretario generale regionale della Cgil, Alfio Mannino, ha delineato una visione chiara per il futuro dell'isola.

Un’opportunità per un nuovo modello economico e sociale

Secondo Mannino, la Sicilia ha un’enorme opportunità per cambiare il proprio modello energetico e industriale, agganciandosi alla green economy e agli obiettivi europei di riduzione delle emissioni. Tuttavia, ha sottolineato come la politica nazionale e regionale non stia facendo abbastanza per supportare questa transizione. "È significativo che questi segnali arrivino nonostante l’atteggiamento di chi ha responsabilità di governo", ha dichiarato Mannino, evidenziando la frammentarietà dell’iniziativa del governo nazionale e la mancanza di un piano strategico da parte della Regione.

Dati e criticità del settore in Sicilia

Gabriella Messina, segretaria confederale della Cgil Sicilia, ha presentato un’analisi dei dati raccolti dall’Osservatorio R.E.gions 2030 e da Legambiente Sicilia. La regione è prima in Italia per fotovoltaico, con 5,9 GW autorizzati dal 2019 (39% del totale), e seconda per eolico, con 753 MW (24% del totale). Tuttavia, la potenza effettivamente installata a fine 2023 è di soli 4,7 GW.

Il vero problema risiede nella lentezza burocratica: l’80% dei progetti autorizzati non viene realizzato a causa di iter complessi e spesso obsoleti. Inoltre, il 45% dei progetti già autorizzati è in attesa di varianti o proroghe, rendendo l’implementazione delle energie rinnovabili in Sicilia estremamente difficoltosa.

Le proposte della Cgil per un futuro sostenibile

La Cgil Sicilia ha avanzato diverse proposte per accelerare lo sviluppo delle rinnovabili e sfruttarne appieno il potenziale economico e occupazionale: Creazione di un’Agenzia Regionale per lo Sviluppo, per pianificare e coordinare gli investimenti; Snellimento degli iter autorizzativi, per evitare che i progetti restino bloccati per anni; Utilizzo di aree industriali dismesse per il fotovoltaico, evitando ulteriore consumo di suolo; Investimenti in reti e impianti di accumulo, per garantire stabilità e continuità energetica; Sviluppo dell’energia circolare e dell’efficienza energetica, per un modello di crescita sostenibile.

Una sfida alla politica regionale

La Cgil ha lanciato un chiaro messaggio alle istituzioni: è necessario un cambio di passo immediato. Il sindacato chiede alla Regione Sicilia di abbandonare la politica degli stop e delle incertezze, come avvenuto nel 2023 con il blocco delle autorizzazioni per il fotovoltaico, e di adottare una strategia chiara per il futuro.

"La Sicilia deve diventare un hub di produzione ed esportazione di energia rinnovabile, non solo un luogo di transito", ha ribadito Mannino. L’invito è quindi rivolto alla politica affinché raccolga questa sfida e trasformi la Sicilia in un modello di innovazione energetica e industriale.

Le energie rinnovabili possono rappresentare una leva fondamentale per la crescita economica e sociale della Sicilia. Tuttavia, senza un deciso intervento politico e amministrativo, il rischio è quello di perdere un'opportunità unica. Il futuro dell’isola dipende dalla capacità di investire in infrastrutture, semplificare la burocrazia e formare nuove professionalità, trasformando così la Sicilia in un leader nazionale e internazionale della transizione energetica.