: “A tal proposito Lombardo – ha detto l’ex governatore – ha incontrato il segretario regionale, Saverio Romano, manifestando il proprio ‘’interesse’’, poiché si rende conto di avere una non-maggioranza, a causa delle note tensioni interne al Pdl e perché, per giunta, non è stato adeguatamente sostenuto dai suoi alleati occulti. Ma sia ben chiaro – ha precisato – che è giusta e condivisa la risposta del nostro segretario: non accetteremo mai strapuntini. Siamo un partito di persone serie che hanno già dimostrato il proprio valore e il proprio peso politico. Rientreremo in giunta solo dopo il ripristino delle condizioni politiche che ci hanno già visto al governo”.
Insomma, Cuffaro rinvendica un vero e proprio ruolo da protagonista: “Prima che di posti o di nomine, esigiamo di parlare di programmi politici e di rilancio dell’azione amministrativa, che sono alla base dei nostri dissidi con Lombardo. Ho abbastanza esperienza politica per saper discernere i fatti personali dalle scelte politiche e, come spesso ripeto, in politica è già difficile avere sentimenti, figurarsi risentimenti. – ha aggiunto Cuffaro – Ma se il saccente Musotto pensa di poter condizionare la nostra azione politica subordinandola a ricatti di bassa lega, dimostra di non conoscerci o di non aver saputo trarre frutti dalla sua stessa esperienza politica.
Capisco, poi, e non mi stupiscono – ha concluso – le dichiarazioni di Cracolici, preoccupato di salvaguardare la propria leadership parlamentare di socio occulto, ma non sempre, del governo Lombardo. Ma per le nomine dei manager della sanità stia tranquillo: gli assessori di questa giunta che fanno riferimento a lui e a qualche suo amico sapranno ben difendere i loro interessi, continuando il processo di ‘’ comunistizzazione’’ della sanità siciliana”.