L’altro capolavoro, “Il seppellimento di Santa Lucia”, trasferito dalla sede originale, la Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro, nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia in Piazza Duomo, dopo la fine del G8 sull’Ambiente per lavori di manutenzione. In compenso, a pochi metri, a gambe larghe, occupa oscenamente
la piazza la scultura di un gigante, offensiva dello spazio più bello e aulico e della città . Dunque i Sicilia i capolavori chiusi e gli orrori esibiti, in contemporanea turpitudine.
Per sanare questo paradosso, mi appello alla sensibilità dell’assessore regionale alla Cultura Lino Leanza e al dinamismo dell’assessore regionale al Turismo Nino Strano»