Al palazzo comunale assai cordiale l’incontro con il Sindaco Tranchida, che ha sottoposto l’urgenza di diverse deliberazioni al neo Commissario, in parte di già bocciate e/o bloccate dal Consiglio comunale, come ad esempio:
1. Servizio Turistico al Castello di Venere, con l’istituzione di un ticket d’ingresso per turisti di 2 euro -proposta il 6 agosto scorso bocciata a maggioranza dal Consiglio comunale - che di già registra un mancato introito per il Comune di circa 30.000 euro a fronte degli oltre 15.000 visitatori dal 10 agosto scorso (data che si ricorderà , il Castello dopo gli interventi postio in essere dall’A.C. Tranchida è stato restituito alla città )
2. Servizi di mensa scolastica alla Scuola Primavera, giacente in Consiglio dall’autunno 2007;
3. Servizi matrimoniali (Castello compreso), proposta bocciata dal Consiglio comunale nel 2008, necessaria a fronte dei costi del personale e straordinario atteso che la Giunta Tranchida consente la celebrazione dei matrimoni civili anche nelle giornate festive e/o prefestive ed in orari prescelti dagli sposi;
Particolare l’attenzione del Commissario sulla vicenda della Funivia alla luce della recente richiesta di chiarimenti dell’Autorità delle Comunicazioni che metterebbe in discussione la vicenda dell’istituzione di FuniErice quale società pubblica, in violazione della normativa europea (che impone la scelta gestionale sul mercato a fronte degli esorbitanti costi della gestione pubblica), basti pensare alle perdite in danno dei cittadini per oltre 550.000 euro ad oggi.
Il Sindaco ha poi illustrato al Commissario alcune importantissime iniziative in corso di realizzazione: Area Franca Urbana, recupero ex Albergo Igea ed ex Convento San Carlo con permuta di un’area in favore dell’Ospedale S. Antonio per la realizzazione del primo centro di radioterapia in provincia).
“E’ stato un incontro cordiale, schietto e assai produttivo – dichiara Tranchida – il Commissario ha convenuto sulla necessità di rilanciare e con speditezza l’attività di programmazione del Comune, riservandosi nei prossimi giorni di vagliare le proposte di delibere avanzate dall’Amministrazione”
“A chi teme, come il Sen D’Alì, che Erice possa essere governata da un podestà – dichiara il Sindaco Tranchida, riprendendo alcune dichiarazioni comparse sulla stampa -, vorrei semplicemente ricordare:
1) sono figlio di una famiglia di contadini dell’ericino e per educazione impartita e cultura personale ho sempre provato epidermica allergia nei confronti dei prepotenti e dei potentati di padroncino casale;
2) democraticamente sono stato eletto a Sindaco dai cittadini ericini, diversamente da chi, in liste bloccate è stato invece di fatto “nominato” Senatore della Repubblica da Berlusconi;
3) non vado in vacanza in America, lasciando ad amministrate a pro-consoli e galoppini il “feudo” politico come qualche potente Senatore, anzi sono quì notte e giorno insieme ai miei Assessori per servire la mia gente ed il mio popolo;
4) mi piacerebbe partecipare un giorno ad una competizione democratica che veda realmente i cittadini protagonisti di esprimere un giudizio diretto sulla mia persona e su quella di qualche Senatore;
5) mi piacerebbe anche, ascoltare di un bagno di umiltà , da parte di chi si ritrova ad avere alcuni compagni di avventura politica incapaci, arruffoni e vigliacchi.
Per me l’argomento è chiuso – conclude Tranchida -, se il Sen. D’Alì, al ritorno delle sue lunghe vacanze lo desidera, sono disponibile ad un pubblico confronto a 360 gradi, su Erice, sulla Provincia, sulla Sicilia, sull’Italia e sugli scenari euro mediterranei prossimi venturi. Spero di non dover aspettare invano la disponibilità dello stesso”.