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06/10/2011 04:31:13

Auto intervista di Gucciardi sulle scelte del Pd in provincia di Trapani

Omette di parlare del caso Marsala, dove si va verso il commissariamento. E spiega cosa vuole fare il Pd, con la stessa mancanza di chiarezza che contraddistingue tutta la linea del partito, da Bersani a Lupo. Ma d'altronde c'è da dire che il documento posto in votazione da Gucciardi è stato approvato all'unanimità.  Ecco il suo resoconto:


Si è svolta lunedì scorso, la riunione dei componenti della direzione provinciale del Partito Democratico. All'ordine del giorno due argomenti: 1) la situazione politica regionale 2) la situazione politica provinciale. Alla fine, dopo un ampio dibattito è stata approvato un documento all'unanimità, che da indicazioni sulle alleanze politiche per le amministrative che vanno da SEL a IDV fino alle forze autonomiste e moderate, l'indicazione delle primarie di coalizione come metodo di scelta, previsto già dallo statuto del partito e la libertà di scelta del territorio. “Abbiamo approvato - sottolinea il segretario provinciale del Pd, il deputato regionale, onorevole Baldo Gucciardi -un documento importante, che traccia il percorso che il Partito Democratico dovrà seguire dai mesi avvenire fino alle elezioni amministrative della prossima primavera. I cittadini, saranno chiamati alle urne a Trapani, Marsala, Erice, Castelvetrano e i piccoli comuni di Petrosino e Calatafimi. La direzione provinciale – rileva Gucciardi – che è l’organismo preposto a questo genere di scelte ha sancito che il Pd provinciale debba costruire un’ipotesi di alleanza con Sel, Idv fino ai partiti del cosiddetto terzo polo, cioè le forze autonomiste e moderate, per un’alleanza forte che sappia affrontare i problemi drammatici dei nostri tempi e che possa diventare alleanza di Governo per le città della nostra provincia. Quindi – prosegue il deputato regionale – una posizione seria, forte, credibile, che veda soprattutto una grande e straordinaria alleanza che sappia affrontare i problemi difficili di questi tempi.
Primarie: Cosa prevede il documento?
“Le primarie - afferma il segretario provinciale del Pd – sono una norma del nostro statuto nazionale e regionale. Il problema delle primarie è un problema di altri. Per noi prosegue – il metodo delle primarie è il metodo ordinario della scelta dei candidati: sindaci o altri organismi politici, che si sottopongono al voto e alla verifica democratica degli elettori. Pertanto, le primarie, rimangono il metodo di scelta ordinario del Partito Democratico ed eventualmente, nella misura in cui saranno definite le alleanze, potremo certamente andare a primarie di colazione che potrebbero rappresentare uno strumento di straordinaria democrazia, che può davvero mettere prima ancora della competizione elettorale in contatto le forze politiche della nostra alleanza con gli elettori. Le primarie, potrebbero servire anche per veicolare i progetti e i programmi che il Pd ritiene prioritari rispetto a qualsiasi ipotesi di alleanza. La priorità del nostro partito, rimane infatti quella di fornire ai cittadini le risposte che si attendono”.
Alleanze: c’è una linea generale che regola le alleanze con altre forze politiche?
“Il Partito Democratico – dice Guacciardi -è un partito nazionale, quindi è ovvio che è indispensabile un coordinamento che va dal nazionale al regionale, al provinciale. Tuttavia, nel nostro documento, abbiamo lasciato all’autonomia dei comuni, quindi dei segretari comunali del nostro partito, la possibilità di apportare correzioni per rispettare le specificità e le problematiche di ogni singolo comune. E’ ovvio che la linea generale di indirizzo delle alleanze – conclude il deputato regionale – non si può derogare in quanto è stata approvata anche dalla direzione provinciale”.