Dimissioni che arrivano dopo cinque anni (ironia della sorte, la stessa durata di una sindacatura...), e che non sono state ancora ufficializzate. E' probabile che prima che finisca la settimana lo stesso Ombra consegni la sua lettera di dimissioni al Presidente della Provincia Mimmo Turano, con il quale si è aperto uno scontro diventato via via più insanabile. Nel frattempo nell'entourage del Presidente è partito il "rompete le righe", che mette fine ad un esperienza che lo stesso Ombra definisce "esaltante e positiva" con riferimento a tutto quanto è stato fatto per l'aeroporto di Birgi: dalle certificazioni ottenute, ai numeri importanti registrati in termini di traffico grazie a Ryanair, fino agli investimenti sull'infrastruttura, oggi completamente diversa rispetto a cinque anni fa (chi lo doveva dire che un giorno a Birgi ci sarebbe stata tutta questa vitalità? I parcheggi, i punti di ristoro, i negozi...). "Ho amministrato questa azienda come se fosse la mia - ha detto Ombra ai suoi collaboratori in un breve discorso di commiato - risparmiando su ogni spreco, e cercando sempre nuovi sbocchi economici e aumentando l'occupazione e gli investimenti. E i risultati si sono visti". Ombra stesso si definisce però "rammaricato" per le sue dimissioni: "La politica - aggiunge - non è stata sempre di aiuto per l'aeroporto di Birgi. Gli enti locali, in particolare, non hanno dato nessun tipo di contributo, e da molti si è pensato più all'Airgest come ad un posto per piazzare qualcuno che per creare sviluppo. Questa è la cosa che più mi addolora, perchè l'aeroporto di Trapani non è nè dell'Airgest, nè di Ombra o della Provincia o di Turano: è della collettività. E se cresce l'aeroporto, cresce tutto il territorio, come abbiamo anche visto nei drammatici giorni della chiusura imposta per le operazioni militari in Libia. Solo allora in molti si sono accorti che il buon funzionamento dell'aeroporto è vitale come l'ossigeno per la nostra fragile economia".
Si apre ora la partita della sindacatura. Un gruppo di cittadini, prima noti come "i venti", poi definitosi "officina per Marsala" ha chiesto ad Ombra di valutare la possibilità di una sua candidatura a Sindaco di Marsala. Ipotesi esclusa dallo stesso Ombra fino a pochi giorni fa: "Sono stanco - dichiara - ma non posso sottrarmi quanto meno ad un discussione con questo gruppo di persone perchè il futuro di Marsala è una questione che riguarda tutti, al di là di chi si impegna in prima persona e di chi sta in seconda fila". In realtà Ombra ritiene che sia possibile ragionare su una sua candidatura, ma ha posto delle condizioni: una squadra di persone capaci, non imposte da segreterie di deputati o dai partiti ed un progetto serio e convincente. E Giulia Adamo? A lei si è rivolto Ombra l'altra sera, durante un'intervista: "Giulia Adamo non deve candidarsi a Sindaco, perchè Marsala non può perdere il suo deputato regionale di riferimento. Ci chiediamo come mai Alcamo e Trapani attraggano tutti questi investimenti, e ci scordiamo che lì ci sono coppie di amministratori e politici che funzionano. A Trapani abbiamo Fazio e D'Alì, ad Alcamo Papania e Scala. Ecco, se mi devo augurare qualcosa per il futuro di Marsala, mi auguro che abbia un Sindaco bravo e un politico di riferimento altrettanto capace".