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02/06/2012 04:12:04

Favignana diventa un'isola per ricchi. Alle Egadi quest'estate si pagherà per l'ormeggio....

L’AMP delle Isole Egadi è una zona molto vasta.
Come riporta il sito ufficiale:” è formato dalle Isole di Favignana, Levanzo e Marettimo e dagli isolotti di Formica e Maraone.
Gli splendidi fondali che circondano le isole, ricchi di flora e fauna ma anche di reperti archeologici e le coste selvagge ne fanno un piccolo paradiso terrestre, tutelato dall'Area Marina, istituita con Decreto Interministeriale del 21/12/1991 e affidata in gestione al Comune di Favignana, dal 2001, dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Con i suoi 53.992 ettari è la più estesa riserva marina di Europa.”
 

Zone Egadi

Come si noterà dalla cartina riportata dal sito ufficiale, il parco è suddiviso in 4 zone, dal punto di vista dei diportisti, sono le sole zone C e D ad essere veramente fruibili, con qualche eccezione per la zona B.
Nelle zone C e D era possibile la balneazione e l’ancoraggio, con alcune limitazioni (facilmente rispettabili e corrette) indicate in modo preciso in apposite ed annuali ordinanze della locale Autorità Marittima di Trapani.

Dal 29 Febbraio cambia tutto, in peggio ovviamente.
Se questa nuova regolamentazione fosse stata fatta per proteggere davvero queste zone, forse, potrebbe avere un senso; ma come più avanti vedremo, sono regolamenti emanati da chi ha necessità di fare cassa sulle spalle dei turisti, da chi vuole allontanare le barche da diporto dei turisti dalle isole, da chi non comprende nulla di navigazione e marineria e non conosce la sicurezza di un ancoraggio.

 


Ma vediamo di analizzare gli aspetti che più ci riguardano da vicino.

Iniziamo con l’elencare le Aree caratterizzate da fondali di rilevante interesse ambientale che l’ente gestore ha individuato dopo i monitoraggi:
a) Faraglione, zona B di Favignana;
b) Capo Grosso, zona B di Levanzo;
c) Cala Tramontana, zona B di Levanzo;
d) Scalo Maestro, zona B di Marettimo;
e) Conca, zona B di Marettimo;
f) Punta Mugnone, zona B di Marettimo.
g) Cala Rossa, zona C di Favignana;
h) Bue Marino, zona C di Favignana;
i) Cala Azzurra, zona C di Favignana;
j) Marasolo, zona C di Favignana;
k) Preveto e Scindo Passo, zona C di Favignana;
l) Cala Rotonda, zona C di Favignana;
m) Pozzo Ponente, zona C di Favignana;
n) Cala Fredda, zona C di Levanzo;
o) Cala Minnola, zona C di Levanzo;
p) Cala Manione, zona C di Marettimo;
q) Finocchio marino, zona C di Marettimo.

Queste sono le zone nelle quali anche noi normalmente diamo fondo, sia per la bellezza dei posti sia perché sono le uniche davvero sicure per l’ancoraggio e che possono garantire l’incolumità dell’equipaggio.

NAVIGAZIONE
Sarà sempre possibile navigare e fare il bagno nelle zone C e D, con delle limitazioni alla velocità (giustissime) per moto d’acqua e acquascooter in base alla zona di navigazione:

  • 5 nodi in Zona B
  • 5 nodi in Zona C entro i 300 dalla costa
  • 10 nodi in Zona C oltre i 300 metri dalla costa

ANCORAGGIO
Nella Zona A nessun ancoraggio.
Nella Zona B entro i 500mt dalla costa solo per i natanti (lunghezza inferiore a 10mt) dei residenti o proprietari di abitazioni dell’arcipelago ma solo in zone non considerate di rilevante interesse ambientale dall’Ente Gestore.
Nella Zona B oltre i 500 mt e delle Zone C e D è consentito l’ancoraggio ma con delle restrizioni nelle zone considerate di rilevante interesse ambientale dall’Ente Gestore.
Però, all’interno delle aree di rilevante interesse ambientale della Zona C (lista riportata in alto dalla lettera ‘g’ alla lettera ‘q’) sono fruibili solo dall’alba al tramonto.
Sì avete letto bene !
Ma non è finita. Coloro, non residenti nell’arcipelago, che comunque intendono ancorare in queste zone (solo zona C) devono preventivamente richiedere l’autorizzazione, che verrà rilasciata a seguito della compilazione del modulo specifico e dopo il pagamento di un corrispettivo versato a titolo di segreteria e rimborso spese. L’autorizzazione potrà essere richiesta per un giorno, una settimana, un mese o un anno che per una imbarcazione sino a 24mt corrisponde rispettivamente a: €15, €25, €50 e €100.
E dopo il tramonto ? Via da queste zone, si potrà ancorare in tutti gli altri posti senza problemi, anche in mezzo al mare,  si potrà andare in porto, in mezzo al mare,oppure esiste la possibilità di ormeggiare ad una boa o altro attrezzo predisposto dall’ente gestore. Ma vediamo come.

ORMEGGIO
Ormeggiare per la notte sulla propria ancora, sarà possibile farlo solo nelle zone non considerate di rilevante interesse ambientale. Sarà invece possibile ormeggiare ad una boa preassegnata richiedendo in anticipo l’autorizzazione all’ente gestore compilando ilmodulo specifico e pagando la relativa tariffa. Ma attenzione, per assicurare il necessario turnover fra i richiedenti, i permessi saranno contingentati ed esclusivamente giornalieri o settimanali e rilasciati in ordine cronologico di presentazione. Il costo per una imbarcazione sino a 24mt corrisponde rispettivamente a: €30 e €150. Infine, gli operatori preposti all’ormeggio potranno chiedere €1,00 al giorno per il servizio.


Io credo che peggio non si potesse fare.
E’ assolutamente inapplicabile, come si può anche solo minimamente pensare di poter riservare un gavitello ad un numero chiuso di barche… dove siamo in albergo ? E se il vento non è d’accordo con la preassegnazione ? Assolutamente ridicolo.

E come la mettiamo con gli ancoraggi solo dall’alba al tramonto ? Cosa fanno le barche di notte, puzzano ? Inquinano di più ? Ma le persone che hanno pensato una simile regolamentazione sono mai state in rada a Favignana ? Hanno mai visto un rada strapiena di giorno e praticamente deserta di notte ? Oppure è solo un motivo per obbligare a pagare le boe ?

Signori gestori e Signor Sindaco di Favignana, così non si va da nessuna parte. Avete una economia turistica solida anche grazie al turismo nautico. Forse avete fatto la scelta di chiudere l’isola alle barche… bastava dirlo.

Mi sento tradito, attraverso questo blog, scrivendo agli amici velisti stavo facendo di tutto per far conoscere un posto che io ho avuto la fortuna di conoscere nel lontano 1992, quando l’ospitalità era diversa.

Spero, così come successo con la tassa sul lusso, che facciate un passo indietro in maniera intelligente.

Quanto a noi sicuramente denunceremo a gran voce e con tutta la forza necessaria questo delitto, ma nel frattempo non staremo certamente qui a farci depredare e sicuramente cambieremo posto, forse all’estero dove le barche ed i loro occupanti sono decisamente invogliati ad andare. E siamo sicuri che non saremo gli unici.

Max Terragni