Questi sono i risultati di una brillante operazione di servizio condotta dai militari della Stazione Carabinieri di Petrosino. Alle prime luci dell’alba, da Villa Araba sono uscite auto civetta e gazzelle: si sono appostate dove avevano già individuato la piantagione costituita da 5 esemplari, un terreno di contrada Sant’Anna, in attesa dell’arrivo del malvivente,.
Infatti, mentre i Carabinieri erano occultati tra la vegetazione, verso metà mattinata, si è avvicinato il VINCI che con un tubo di gomma, ben interrato e proveniente dalla sua proprietà sita a poca distanza, ha cominciato ad innaffiare le piante di marjuana: a quel punto i militari sono intervenuti e lo hanno bloccato, non avendo dubbi sul fatto che fosse lui il proprietario dello stupefacente. Dopo aver estirpato le piante, è stata dunque effettuata una perquisizione presso l’abitazione del VINCI, all’esito della quale sono state rinvenute ulteriori due piante, alte circa 2 metri, riviste specifiche per la coltivazione della cannabis nonché 2 bilancini di precisione, sicuramente utilizzati per preparare le dosi di stupefacente una volta essiccato, confermando ulteriormente il quadro indiziario a suo carico.
Dopo gli accertamenti di rito, presso la caserma di Petrosino, sono scattate quindi le manette per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti: l’Autorità Giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Anche il G.I.P. di Marsala, avallando ulteriormente e confermando integralmente il quadro accusatorio e gli elementi di prova raccolti e ricostruiti dai Carabinieri e dal magistrato inquirente, ha convalidato l’arresto, ed il VINCI ha patteggiato la pena ottenendo una condanna a 5 mesi e 10 giorni di reclusione, con 2000 euro di multa e pena sospesa.