Ed è proprio questo lo spirito della campagna “Salvalarte” di Legambiente, puntare l’attenzione su beni culturali che rischiano di essere preda di speculazioni, di deteriorarsi con il passare del tempo, di essere dimenticati dalla comunità ed essere cancellati dalla memoria collettiva.
Il luogo scelto alle Isole Egadi, la Camparia, prende il suo nome dal fatto che “dava da campare” agli isolani e noi del Circolo di Legambiente abbiamo voluto che almeno per un giorno potesse tornare a rivivere, con l’auspicio che, dopo i Florio e i Parodi, per esso possa esserci in futuro rinnovato splendore.
La partecipazione della comunità è stata al di sopra delle nostre aspettative, c’erano giovani che ne avevano solo sentito parlare attraverso i ricordi dei genitori, persone che vi erano entrate solo una volta nella vita, quando ancora era in funzione, curiosi e appassionati che volevano respirare le atmosfere suggestive di epoche ormai lontane e ex tonnaroti che in quei locali hanno trascorso la vita, lavorando duramente ma con grande entusiasmo e passione, perché ogni anno la fatica veniva ripagata abbondantemente al termine della stagione di pesca.
A dimostrazione della dedizione che ha accompagnato l’attività di tonnara, colpiscono la dichiarazione del sig. Nino Gandolfo, attuale custode della Camparia, il quale ha affermato “Qui si lavorava, si faticava, ma si era felici di farlo”, e le lacrime dello zio Nino Paciorro, cantante storico delle nenie della tonnara, mentre intonava insieme ad altri partecipanti le cialome Ajamola e Lina Lina.
Vedere il piazzale colmo di gente, di storie, emozioni e ricordi, è stato davvero importante per chi, come noi, crede in questo territorio, nelle sue tradizioni e peculiarità, ma anche doloroso, al pensiero di ciò che era e rappresentava per l’economia locale e ciò che è diventato, a causa della chiusura dell’attività della tonnara.
Pertanto, ringraziando sentitamente il Dott. Luigi Parodi che, concedendo l’autorizzazione alle visite, ha permesso lo svolgimento dell’iniziativa, ci auspichiamo che presto attraverso azioni concrete questo luogo simbolo di rigoglio economico per le nostre isole possa avere una rinascita e tornare a splendere come un tempo, neanche troppo lontano.
Legambiente Egadi