E' successo tutto intorno alle 20 di lunedì. Gigante aveva esploso diversi colpi con una calibro 7,65 verso la vetrata di un’abitazione al piano rialzato di una palazzina popolare nei pressi di via Dante Alighieri. Gigante, che abita al primo piano di quella palazzina, aveva da poco litigato con la convivente. La figlia della coppia, una bambina di cinque anni, impaurita, era scesa dai vicini al piano sottostante. L’uomo, in preda ad un raptus ormai incontrollabile, per riprendere la bambina, aveva invano tentato di entrare nell’appartamento dei vicini attraverso la porta principale, contro cui aveva esploso anche un colpo, danneggiando la serratura. Non potendo entrare dall’ingresso principale, Gigante ha allora deciso di provare dal balcone sul retro. Passando davanti alla finestra della cucina, sparando alcuni colpi che fortunatamente non avevano raggiunto nessuno. Dopo è entrato all’interno dell’abitazione dei vicini dal balcone, arma in pugno, in un clima di terrore, aveva esploso un colpo contro il pavimento, prima di riprendere con sè la piccola. Una volta fuori, si era liberato dell’arma, lanciandola tra le sterpaglie della campagna vicina. E proprio in quel momento sono intervenuti gli agenti della polizia di Marsala, bloccandolo e traendolo in arresto.
Nel corso della perquisizione della casa di Gigante, i poliziotti hanno trovato una pistola “scacciacani” e delle munizioni per pistola di diverso calibro, illegalmente detenute. Durante tutta la notte sono stati ascoltati diversi testimoni, ricostruendo nel dettaglio tutti gli fatti. Ieri mattina è stata anche recuperata tra gli arbusti della vicina campagna la pistola usata da Gigante, una calibro 7,65 con la matricola abrasa, che veniva sequestrata.