Nell'articolo, dietro la premessa "L'obiettivo di contemperare la tutela della Riserva Naturale con l'attività da diporto”, crediamo si celi l'ennesimo tentativo di violentare ancora una volta quest'angolo di Paradiso che fortunatamente ci appartiene. Prendendo spunto proprio dalla foto-notizia a corredo dell'articolo, ci siamo chiesti chi può trovare solo il coraggio di pensare che si possa "solamente turbare" un specchio d'acqua così meravigliosamente tranquillo?
L'amministrazione Comunale di Marsala, per giungere alla conclusione che si possono rivedere i divieti di navigazione nello Stagnone, si è avvalsa della collaborazione del Biologo Pasquale Baiata, il quale ha concluso l’indagine tecnico-scientifica, sostenendo che “il diportismo può avere un impatto potenzialmente considerevole sulle biogenesi marine dello Stagnone”. E pertanto, anche alla luce di ciò, davvero non si comprende l’affermazione del
Sindaco di Marsala relativa alle concessioni in deroga al divieto di navigazione " tanto il fenomeno è circoscritto al periodo estivo."
Dopo decenni di navigazione selvaggia, si è riusciti a liberare finalmente quel tratto di mare dalle imbarcazioni di ogni tipo, che vi sostavano nonostante i divieti posti dalla norme che regolamentano l’uso della riserva. Quel tratto di mare infatti, non ha avuto neanche il tempo di tirare un sospiro di sollievo per essersi liberato da quell'ingombrante peso delle centinai di imbarcazioni, che subito qualcuno ci riprova.
E’ evidente che le sole deroghe che possono e devono essere concesse , devono riguardare i soggetti pubblici e/o privati che "lavorano" per portare i turisti a visitare i nostri incantevoli luoghi.
Legambiente fa sentire forte la propria voce contraria alla "navigabilità" di quel tratto di paradiso naturale e coglie l’occasione per manifestare la propria contrarietà alla gestione delle riserve da parte dei comuni dopo l’abolizione delle provincie.
Il Circolo Legambiente Marsala Petrosino
Il Presidente
Avv. Maria Letizia Pipitone