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23/10/2013 06:45:00

Myr - Comune di Marsala. Un battaglia infinita sul porto

 E per fortuna che era tutto risolto. Il Sindaco di Marsala, Giulia Adamo, cantava vittoria: “Si fa il porto alle condizioni che dettiamo noi”. Ma quando mai. Ora che il gioco è svelato, dopo la durissima diffida della Myr di lunedì, si scopre l’ennesimo bluff della vicenda per la realizzazione del porto di Marsala. Una vicenda che, di carta bollata in carta bollata, rischia di trascinarsi avanti per anni, con un grave danno, questo è certo, per la città di Marsala, e una grande attività per le Procure e tribunali.
Qualcuno - tanti, in verità - qualche giorno fa parlavano di disgelo e di pace fatta tra il Sindaco Adamo e Massimo Ombra, l’amministratore della Myr e fratello del grande rivale di Adamo alle scorse elezioni amministrative, Salvatore. In realtà la tensione continua ad essere alta. Da un lato il Sindaco annunciava che Myr aveva accettato le sue condizioni per la realizzazione del porto. Dall’altro Massimo Ombra faceva notare che non solo di era perso un anno di tempo, ma che c’erano molte differenze tra le condizioni poste in sede di conferenza di servizio e quelle annunciate da Adamo. Il sospetto è servito: vuoi vedere che il Sindaco Adamo è passata nella fase due, cioè in quella in cui dice si all’odiato progetto Myr, ma a condizioni tail da renderlo irrealizzabile?
Ed ecco la nuova polemica. Su tutto pende sempre, lo ricordiamo, una maxi richiesta di risarcimento danni da parte della Myr nei confronti del Comune di Marsala e della persona del Sindaco Giulia Adamo. Il progetto, infatti, era stato già approvato, sulla base della “legge Burlando”, durante l’amministrazione dell’ex Sindaco Renzo Carini. Le cose si sono complicate con l’avvento del Sindaco Adamo, che ha invece privilegiato la pista di un altro progetto, regionale, per la messa in sicurezza del porto. Su questo progetto indaga la Procura di Trapani, e nei mesi scorsi la polizia ha sequestrato le carte all’ufficio tecnico del Comune di Marsala.
Il punto di non ritorno, adesso, sono le condizioni tecniche poste dall'amministrazione comunale alla Myr. E cioè «una consistente diminuzione dei volumi di costruzione pari al 35% (oltre 30 mila metri cubi di cemento» e l'escavazione dei fondali. L’ultima nota è di Massimo Ombra , che «diffida» l'amministrazione ad «adoperarsi per concludere, con la massima celerità e in conformità a quanto previsto dalle leggi, i lavori della Conferenza di servizi con la formulazione del parere finale di approvazione del progetto definitivo della Myr sulla base degli adeguamenti, integrazioni e chiarimenti progettuali, come formulati il 30 luglio 2013», nonché a «non prevedere, eventuali ulteriori prescrizioni e/o varianti progettuali che siano difformi rispetto a quanto già determinato nelle precedenti fasi di valutazione ed approvazione e che possano invalidare la fattibilità tecnico-economica del progetto e/o ritardare ulteriormente l'iter procedimentale in corso». Per quel che riguarda, invece, il «danno d'immagine e commerciale cagionati alla Myr a causa delle dichiarazioni diffuse attraverso gli organi di stampa», si diffida il sindaco Giulia Adamo a «non perseverare ulteriormente nella diffusione di informazioni mendaci e volte, di fatto, ad incrinare la credibilità del progetto del Marina di Marsala e della stessa Myr, come percepita da parte di potenziali partners strategici, attenendosi dunque esclusivamente a fatti reali e non attribuendo a questa società posizioni diverse da quelle formulate nei documenti ufficiali depositati dalla Myr agli atti della Conferenza di servizi».