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28/10/2013 08:02:00

Salvatore Ombra: "Porto e aeroporto. Qual è il concetto di sviluppo che ha la politica?"

 Leggo con grande interesse - misto a non celato stupore... – il grido di allarme che il prof. Nino Rosolia affida alle pagine  di www.marsala.it sulla “vexata quaestio”  dell'iniziativa sul porto privato.
 
Premetto col dire che non era necessario attendere i dati del rapporto SVIMEZ per prendere contezza dell’allarmante stato di sotto occupazione in cui versano i nostri territori.
E' una realtà che vivo quotidianamente da imprenditore attraverso la miriade di curricula che mi arrivano di ragazzi anche laureati disponibili a tutto pur di trovare un’occupazione che gli consenta di non  abbandonare la nostra provincia.
 
E in egual misura ritengo che un illustre rappresentante del mondo scolastico, non possa non averne piena consapevolezza.
 
Ma il mio stupore non nasce da questa premessa, bensì  dall’avere attinto come panacea del problema in esame, alla mancata realizzazione del progetto del porto privato della MYR.
 
Allora mi chiedo, da che parte stava il prof. Rosolia in campagna elettorale quando il sindaco in pectore millantava la pronta quanto oggettivamente impossibile realizzazione del porto pubblico devastando a parole (e appena eletta poi anche nei fatti) l’ambiziosa tanto concreta realizzazione del porto privato?
 
Io ringrazio ancora gli 11.624 elettori che mi hanno coerentemente creduto e votato, ma mi chiedo ancora a distanza di tempo cosa è passato e cosa sta passando nella mente degli altri 22.000 che hanno creduto nella politica vaga e sognatrice della nostra attuale amministrazione
 
Ciò che dice il prof Rosolia è assolutamente vero. Il porto privato sarebbe assolutamente stato un volano di sviluppo senza fine per la nostra città e per le aree limitrofe
Noi possediamo un giacimento di petrolio inesauribile che si chiama turismo, che si chiama storia, che si chiama enogastronomia, e potrei continuare all’infinito.
E soltanto una politica miope e scellerata può trascurare tutto ciò a vantaggio di inutili e futili clientele
Non stupiamoci del fatto che il 70% dei flussi turistici siano tutti intercettati da Trapani e San Vito Lo Capo , perchè Trapani e San Vito Lo Capo sono stati negli anni oggetto di una politica lungimirante e costruttiva, lontana anni luce dalla nostra, nonostante Marsala non sia sulla carta seconda a nessuna.
 
E con questo desidero anche soffermarmi su un argomento a me caro, e cioè il futuro dell’aeroporto, prendendo spunto da quanto detto dal Sen D’Alì.
Condivido a pieno la sua preoccupazione e confermo il suo impegno durante il suo mandato da Presidente della Provincia.
Ma mi chiedo anche dove sta la novità!
 
Per anni ho tentato di far comprendere, senza bisogno di puntare il dito o fare propaganda elettorale, che lo sviluppo dell’aeroporto non poteva non passare dal coinvolgimento diretto dei Comuni che ne erano diretti beneficiari, altro che cambiare la denominazione.... pochi sanno perchè l’aeroporto di Tokyo si chiama Narita, ma di certo vi transitano 60 milioni di passeggeri!
 
E poi mi chiedo, durante la crisi libica che portò alla quasi totale chiusura del nostro scalo, il Ministro La Russa in persona, in presenza del Sen. D'Alì aveva garantito un “equo ristoro” al nostro territorio/aeroporto che avrebbe consentito di recuperare i danni subiti e di sostenere nel contempo i costi oggettivamente elevati che la presenza di Ryanair comporta.
Ebbene adesso da spettatore/fruitore e contribuente mi chiedo: dove sono finiti questi 10 milioni di euro tanto sbandierati e propagandati anche da parte del Senatore D'Alì tuttora componente dell’attuale governo?
 
Allora continuo a chiedermi, perchè sbandierare i problemi ex post e non cercare di risolverli ex ante?
Perchè continuare a piangersi addosso quando siamo noi gli artefici del nostro destino attraverso le nostre scelte?
Cosa possiamo aspettarci dall’attuale classe politica che quotidianamente ci costringe ad assistere ad indecorosi esempi di mal costume, clientelismo, litigiosità, mettendo nell’angolo chi potrebbe dare anche tra gli eletti un contributo significativo?
 
Mi sembra banale ripeterlo ma è inevitabile lo faccia.
Soltanto lo sviluppo può creare occupazione e fino a quando continueremo a farci abbindolare dal fumo negli occhi il percorso che ci porta verso lo sviluppo reale e concreto sarà sempre più lontano.
Qual è il concetto di sviluppo che la nostra politica vuole portare avanti? da contribuente vessato è legittimo che me lo chieda?
 
Io da imprenditore tento quotidianamente di dare un contributo significativo attraverso il mio lavoro.
Ogni mattina mi alzo e mi chiedo cosa fare per far crescere la mia azienda e garantire quotidianamente occupazione ai miei collaboratori.
Cerco nel mio piccolo di creare un volano di crescita che possa far guardare negli occhi il futuro.
E tutto ciò contrastando quotidianamente  con un regime di tassazione insostenibile e demolitivo, peraltro funzionale a coprire le falle che questa politica ha creato negli anni e  aggravato dalla presenza di un sistema bancario con cui è sempre più difficile interloquire.
 
E’ allora legittimo chiedere qualche risposta?
E’ legittimo chiedersi qual è il sistema di sviluppo che la politica attuale intende portare avanti?
 
 La mia non vuole essere una critica demolitiva ma costruttiva.
Vuole essere uno scossone per tutti noi ma soprattutto per i nostri figli che non devono essere costretti  a scegliere di realizzare i propri sogni sempre altrove
 
Facciamoci sentire. E facciamolo prima che un’iniziativa privata come quella del porto sia irreversibilmente irrealizzabile, o prima che Ryanair decida di deviare altrove la propria politica di espansione.
 
E facciamoci sentire con iniziative concrete.
Ben vengano i gridi di allarme, ma pretendiamo ben altro. Finchè siamo ancora in tempo....


Salvatore Ombra