“L’augurio è che, uscendo da qui, possiamo dire che la porta della fede rimane aperta sempre e per tutti”.
Con queste parole il vescovo Pietro Maria Fragnelli ha concluso ieri sera in una cattedrale stracolma, l’Anno della Fede in diocesi (inaugurato il 24 ottobre del 2012 dall’arcivescovo Alessandro Plotti e concluso ieri solennemente in piazza San Pietro da Papa Francesco alla presenza anche di un gruppo di pellegrini trapanesi guidati dal parroco della cattedrale Antonino Adragna).
La celebrazione si è conclusa con la consegna del credo apostolico a tutti i presenti e con alcune testimonianze: quella di Suor Virginia Maria che alcuni anni fa, dopo aver interrotto gli studi in Filosofia, ha scelto di vivere in clausura presso il monastero santa Chiara di Alcamo; di Zequira Jasemina, giovane albanese immigrata ad Alcamo che due anni fa, la notte di Pasqua in cattedrale ha scelto di ricevere il battesimo e diventare cristiana e quella toccante di un’intera famiglia trapanese, la famiglia di Margherita e Nino Maniscalco : “una bella squadra di credenti – li ha definiti il vescovo Fragnelli - papà, mamma, due fratelli e un maestro di vita speciale che si chiama Daniele, che non parla con le labbra, affetto com’è da autismo, ma parla in tantissimi altri modi.
In questo momento il mio pensiero va a tutti i genitori, fratelli e sorelle dei nostri ‘bambini speciali’ – ha concluso - Vogliamo dire a loro che li pensiamo con affetto e fede, affidando a Gesù il nostro desiderio di essere sempre più famiglia insieme: i fratelli e le sorelle come Daniele sono ‘maestri di vita’. Hanno bisogno di noi tutti, uniti. Ma siamo noi tutti ad avere bisogno di loro”.