Adesso i proprietari del Panatletico battono cassa e chiadono i danni al Comune di Marsala per la voragine che si è aperta circa due anni fa e che ha danneggiato la palestra e coinvolto anche la piscina comunale.
I fatti risalgono, appunto a circa due anni fa, quando una parte del terreno di proprietà comunale, adiacente alla palestra, è collassato danneggiando anche le aree limitrofe. Quello smottamento aveva causato l’abbassamento dell’asfalto, della recinzione e del muro che delimitava l’area. Un
Quella zona di Marsala, come tante altre, è molto fragile soprattutto perchè poggia su uno spazio praticamente vuoto. Il sottosuolo marsalese è pieno di cave e cunicoli. Le Cave sono quelle per l’estrazione del tufo, utilizzate fino agli anni 50, che si estendono da via Circonvallazione, a piazza Caprera, a via Salemi. Nella zona dello stadio invece sono presenti molti cunicoli che verosimilmente risalgono all’epoca romana. Ebbene, tutta quella zona è fragile, e due anni fa ne è collassata una parte.
L’atto di citazione è stato presentato dopo diversi tentativi da parte dei soci del Panatletico di potere trovare una soluzione con il Comune e dopo l'esito del della perizia fatta dal Ctu nominato da Tribunale. La perizia diceva che “per la tutela della pubblica incolumità da parte del Comune di Marsala non è stato attivato alcun protocollo di monitoraggio delle condizioni di equilibrio della cavità. E' evidente una responsabilità dell'amministrazione Comunale che non ha messo in atto alcuna azione di protezione del territorio da un possibile, "più volte segnalato", fenomeno di dissesto che una volta verifilcatosi, come previsto, ha coinvolto, danneggiandole, anche le aree limitrofe”. Per questo motivo adesso i soci della palestra chiedono i danni al Comune.
La citazione arriva proprio nei giorni in cui un altro smottamento si è verificato a Marsala. Questa volta in contrada Amabilina, dove si è aperta una voragine enorme in un terreno privato. Voragine che ha ridato alla luce gli ingressi di antiche cave di tufo che giacevano sotto il terreno. Fortunatamente questo episodio non ha avuto conseguenze per la gente. Il proprietario del terreno è vivo per miracolo, appena 5 minuti prima dello smottamento si trovava proprio sul suo terreno a badare all’orto.
Già quest’estate poi, quando non c’è stata nemmeno pioggia, è collassata per ben due volte un tratto della via Tunisi che è ancora chiusa al traffico. Proprio per questo è stato nominato un geologo per fare dei sondaggi e una mappatura del sottosuolo marsalese.