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29/12/2013 06:55:00

Top news 2013. Percolato, pale eoliche, antenne. Il territorio minacciato

Quali sono le top news del 2013. I fatti più importanti dell’anno che si sta per chiudere. In questi giorni ripercorreremo le notizie salienti del 2013 con tutte le inchieste e gli approfondimenti che abbiamo dedicato nel raccontare quello che è successo nel territorio.

Un anno con gli occhi puntati ai pericoli ambientali. Sempre allerta, come siamo costretti a stare in Sicilia.
E’ cominciato il 2013 con l’andare dietro al fiume di percolato che usciva dalla Sicilfert, l’azienda di trattamento rifiuti organici di contrada Maimone a Marsala. Aspettando la pioggia, con le telecamere accese, è stato documentato il fiume di percolato prodotto dalla Sicilfert che fuoriusciva dall’azienda. Un’inchiesta durata tre mesi, frutto di appostamenti, e riprese notturne.
Il rifiuto liquido scorreva dal piazzale della Sicilifert per andare a finire nei campi e nel lago Maimone, nelle serate di pioggia battente. Piove anche la notte di sabato 9 Marzo. Questa volta però ci sono anche i Vigili del Fuoco, i tecnici dell’Arpa di Trapani, gli uomini del Nucleo Ambientale dei Vigili Urbani di Marsala con un mandato di perquisizione. Entrano e piantonano i cancelli fino all’alba. Alle sei del mattino il fiotto di percolato è ancora vivo e si riversa lungo la statale che collega Marsala con Salemi. La Procura indaga.

E’ l’anno dei pericoli ambientali a Petrosino, dove non stanno mai un attimo tranquilli. La questione della spiaggia di Torrazza in primavera subisce un colpo di scena. Nella zona di Torrazza la ditta Roof Garden dell’imprenditore marsalese Michele Licata ha realizzato uno stabilimento balneare in una spiaggia che dovrebbe essere libera ma che di fatto è di proprietà privata. Sulla spiaggia di Torrazza negli ultmi anni si sono mossi parecchi cittadini per renderla di proprietà pubblica. La procura a maggio sequestra tutti i 18 ettari di proprietà della Roof Garden, quelli che comprendono non solo la spiaggia e lo stabilimento balneare ma anche la parte interna, che riguarda la zona protetta dei Margi. Gli illeciti contestati a Michele Licata della Roof Garden sono quelli di lottizzazione abusiva dell'area dei Margi Nespolilla di sua proprietà "consistita nella realizzazione di uno stabilimento balneare, due opifici, un sistema di viabilità interna all'area in questione, oltre che nella progettazione di un centro golfistico con club house". Nonchè l'illecito di abusivismo edilizio per le opere costruite nell'area protetta dei margi in assenza e in variazione delle autorizzazioni ottenute negli anni.
Le costruzioni abusive contestate alla Roof Garden sono quindi i due edifici da 1500 mq destinati ad opifici secondo il progetto presentato all'Assessorato regionale territorio e ambiente, lo stabilimento balneare ricadente sulla spiaggia di Torrazza e la strada carrabile.
Il sequestro dello stabilimento viene quindi "rinnovato", dopo quello scattato a novembre, perchè di fatto non si trattava di una costruzione staginale e smontabile, ma ancora presente dopo la scadenza del periodo di concessione estiva.
Diventata materia della Procura la questione Torrazza, a Petrosino, il pericolo arriva poi dal mare. Perchè viene presentato un progetto per la realizzazione di un parco eolico off-shore proprio nello specchio d’acqua davanti la costa petrosilena. Un progetto da 500 milioni di euro presentato dalla Tre Tozzi Renewable Energy, che vorrebbe impiantare 48 aerogeneratori alti 150 metri a 2 miglia di distanza dalla costa petrosilena. Sono seguite proteste e iniziative contro l’installazione del parco eolico, il cui progetto non avrebbe tenuto conto dell’esistenza, proprio così, della città di Petrosino, anche se le pale venivano piantate proprio davanti la costa della cittadina. Dopo la conferenza di servizi con l’impresa e gli enti preposti a rilasciare i pareri di fattibilità per l’opera adesso la palla è passata al Ministero dei Trasporti.
A Marsala invece a tenere banco nell’ultimo mese dell’anno è stata la questione delle antenne per telefonia mobile sparse in città. Tutto è partito dalla costruzione del distributore di benzina dell’azienda della famiglia del sindaco Giulia Adamo a Sappusi, con annessa antenna Telecom. Le due opere insistono in una zona molto popolata e accanto a due scuole. Le due costruzioni hanno fatto scattare le proteste dei cittadini e di diversi comitati e studenti. Il sindaco Adamo ha spostato l’attenzione sulle antenne sparse nel territorio di Marsala, che sono tantissime. E’ intervenuta anche l’Arpa che ha specificato che per l’antenna di Sappusi sono rispettati i valori imposti dalla legge. Ma per un parere sulla sua nocività per i cittadini dovrà pronunciarsi l’Asp.