Il WWF Sicilia manifesta forte preoccupazione per la Circolare applicativa della Legge 326/ 2003, emanata il 31 gennaio dall'Assessore regionale al Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello, una a seguito di un recente decreto emesso dal Presidente della Regione Sicilia in accoglimento del parere emesso dal Consiglio di Giustizia Amministrativa.
Tale provvedimento potrebbe aprire la strada allo sblocco di migliaia di pratiche relative ad abusi edilizi sparsi in tutto il territorio siciliano.
Il Consigliere Nazionale del WWF Italia, nonche` Referente Area Legale WWF Sicilia avv. Pier Francesco Rizza, afferma che : " Anche alla luce della Circolare l'istruttoria dei comuni volta all’esame delle istanze di sanatoria dovrebbe prevedere, necessariamente, il parere delle Soprintendenze ai Beni Culturali competenti per territorio, trattandosi di vincolo di inedificabilità relativa, conseguente, spesso, a vincolo paesaggistico. Pur non sussistendo, continua ancora Rizza, allo stato una conseguenza immediata tra il provvedimento emesso ed il rilascio di concessioni in sanatoria è evidente che il vuoto normativo creato dal parere del CGA impone un immediato intervento del legislatore regionale sul punto al fine di evitare interpretazioni “di comodo” con conseguente rilascio di frettolose concessioni edilizie in sanatoria.
Ancora sul tema delle sanatorie urbanistiche, il Presidente del WWF Sicilia, Angela Guardo, rammenta i dati pubblicati recentemente dall'associazione ambientalista, a livello nazionale, evidenziando che: " Il consumo di suolo, da 50 anni a questa parte, viaggia al ritmo di 90 ettari al giorno. Questa perdita, rende il nostro Paese più vulnerabile, vista la continua cementificazione, alle catastrofi dovute al dissesto idrogeologico, causato anche dalla supina applicazione da parte delle amministrazioni pubbliche di condoni e sanatorie edilizie che, ad oggi, hanno deturpato il territorio italiano con 4,5 milioni di abusi edilizi ( 75 mila all'anno , 207 al giorno! ). Favoriti dai tre condoni edilizi degli ultimi 16 anni : nel 1985, nel 1994 e di nuovo nel 2003 ."
"Pertanto ", afferma ancora Angela Guardo, " chiediamo fortemente al Governo regionale ed in particolare agli Assessorati regionali, Territorio e Ambiente, e a quello Beni Culturali, quindi alle Soprintendenze, di non abdicare al ruolo fondamentale di presidio alla tutela del territorio che essi rivestono, ed a continuare ad attenzionare, in tale ottica, le istruttorie che, in tal senso, li vedranno coinvolti. ll tutto, nel rispetto del ruolo delle Istituzioni regionali, a cominciare dall' Assemblea Regionale siciliana, alla conservazione del Patrimonio paesaggistico siciliano."