Avrebbe vantato conoscenze nelle alte gerarchie della Marina militare e chiesto 5 mila euro ad un mazarese che avrebbe voluto far arruolare il figlio. E’ questa l’accusa mossa a un maresciallo dei carabinieri (M.M. le iniziali) per il quale il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Marsala Francesco Parrinello ha disposto la sospensione dal servizio. Il reato ipotizzato è millantato credito. A coordinare l’indagine sono stati il procuratore Alberto Di Pisa e il sostituto Sabrina Carmazzi. La misura cautelare della sospensione dal servizio è stata disposta, su richiesta della Procura, dopo l’interrogatorio cui il maresciallo è stato sottoposto davanti al gip Parrinello. Il sottufficiale, che in passato ha prestato servizio a Marsala (sezione di pg della Procura), Paceco, Alcamo e infine Mazara, si sarebbe difeso affermando che i 5 mila euro li ha chiesti a titolo di prestito e che non ci sarebbe alcun rapporto con l’aspirazione di chi gli ha dato il denaro a far arruolare il figlio nella Marina. Chi gli ha dato la somma, però, sostiene il contrario. L’indagine, infatti, è scaturita proprio dalla denuncia del padre dell’aspirante marinaio.