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22/03/2014 06:24:00

Rapina impropria, condannato a cinque anni Giuseppe Garau

 Cinque anni e dieci mesi di carcere sono stati inflitti, per ‘’rapina impropria’’, al 52enne pregiudicato Giuseppe Garau. Il processo si è celebrato con rito abbreviato davanti al gup Francesco Parrinello. Vittima del Garau era stato un impiegato sordomuto delle Poste che, per paura di ritorsioni, cedette alla richiesta di ‘’prestiti’’ versando al pregiudicato, secondo l’accusa, quasi 2500 euro. Il denaro sarebbe stato versato in otto soluzioni. Tra maggio e giugno 2013. Poi, il dipendente delle Poste, esasperato, decise di rivolgersi ai carabinieri e per Garau scattarono le manette. Per estorsione. Accusa poi trasformata in rapina impropria. Davanti al gup, la vittima ha confermato le accuse. L’uomo ha spiegato come, dove e quando ha versato il denaro al pregiudicato. L’avvocato difensore Stefano Pellegrino ha spiegato, però, che nel processo ‘’non sono emerse minacce dirette, era infatti un amico comune ai due (un certo Bertolino, comunque non indagato, ndr) a dire all’impiegato delle Poste che il Garau aveva dei precedenti penali e che se non gli avesse dato il denaro chiesto, gli avrebbe anche potuto bruciare l’auto’’. Erano, insomma, ‘’minacce mediate’’. Il denaro, prosegue il legale, veniva chiesto ‘’a titolo di cortesia’’. Tra i precedenti penali del Garau, anche vecchi fatti di droga. Nel febbraio 2002, infatti, il pregiudicato fu condannato a un anno di carcere dal Tribunale di Marsala a conclusione del processo scaturito dall'operazione antidroga della polizia ‘’Party’’ (24 arresti per spaccio). Precedenti anche per ricettazione.
Assolto avvocato accusato di violenza sessuale su ragazza di 11 anni
MARSALA – Il giudice delle udienze preliminari Annalisa Amato ha assolto un avvocato civilista marsalese (A.L., di 42 anni) dall’accusa violenza sessuale su una ragazzina di undici anni. L’assoluzione è stata decretata con il secondo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale (quando la prova <manca, è insufficiente o è contraddittoria>). Secondo l’accusa, la violenza sessuale sarebbe avvenuta, nell’estate 2012, nell’abitazione di campagna del legale, dove la vittima sarebbe stata attirata con un pretesto. A.L. l’avrebbe aggredita e con la forza costretta a subire l’abuso sessuale dopo un bagno in piscina. La ragazza fu, quindi, ascoltata nel corso di un ‘’incidente probatorio’’ davanti al gup. Per l’imputato il pm aveva chiesto la condanna a 4 anni e 4 mesi di carcere. E’ probabile, quindi, che la Procura proponga appello. La giovane presunta vittima e i suoi familiari si erano costituiti parte civile. Ad assisterli l’avvocato Giacomo Frazzitta.