Attimi di tensione ieri mattina alla Casa di riposo Giovanni XXIII di Marsala dove i richiedenti asilo ospiti dell’Ipab hanno protestato scendendo in strada. La protesta nasce dalle lungaggini burocratiche sul rilascio dei documenti di permesso di soggiorno che ancora tardano ad arrivare per gli immigrati ospiti della struttura. Dopo alcune fasi concitate è stato il commissario straordinario dell’Ipab Ignazio Genna e le forze dell’ordine intervenute a riportare la calma. Sul posto infatti sono intervenuti agenti di polizia, carabinieri e vigili urbani. Nella struttura sono ospitati 100 ragazzi africani richiedenti asilo, arrivati in Sicilia dalla Libia lo scorso autunno. E da allora aspettano risposte sui documenti. Già da qualche settimana, racconta Genna, i ragazzi hanno cominciato a lamentare la lentezza nel disbrigo delle pratiche per il rilascio dei permessi di soggiorno. “Avevamo sollecitato la Questura di questo malumore, da qualche giorno i ragazzi erano sempre più insofferenti”, commenta Genna. E ieri mattina sono scesi in strada, davanti l’ingresso della Casa di Riposo. Non è l’unico episodio del genere accaduto a Marsala. La scorsa settimana infatti, i 50 immigrati ospiti all’Hotel Concorde di contrada Strasatti sono scesi in strada, sempre per lo stesso motivo, per le lungaggini burocratiche. La protesta lì è durata poco, e si è risolta con calma. “A loro non interessa fare chiasso, vogliono soltanto i documenti per cominciare a lavorare e mandare soldi alle famiglie nei loro paesi”. Invece dovranno ancora aspettare molto. Perchè gli uffici vanno molto a rilento. Soltanto nelle prossime settimane verranno ascoltati i primi otto immigrati ospiti al Giovanni III. Otto su cento, di questo passo si finisce in estate. “Noi nel frattempo tentiamo di dare la giusta ospitalità a questi ragazzi, facciamo il nostro. Ci sono stati donati degli attrezzi ginnici, abbiamo affittato il campo di via Istria. Oltre a questo abbiamo ottenuto un aumento della retta da parte dello Stato centrale, passando da 30 a 35 euro a persona ospitata”.
Alla Casa di riposo di Marsala sono cominciati ad essere ospitati i richiedenti asilo lo scorso autunno. Il Governo aveva accordato questo nuovo sistema per far fronte all’emergenza immigrazione. In provincia di Trapani sono diverse le strutture pubbliche e private ad ospitare immigrati. L'Ipab di Marsala, che da anni economicamente naviga in cattive acque, grazie agli immigrati e ai contributi statali che arrivano per la loro ospitalità si sta piano piano rimettendo in piedi. A Petrosino, presso la casa di cura Villa Maria, da gennaio sono alloggiati 60 ragazzi. Ma il 31 marzo andranno via, verranno trasferiti, forse perchè la struttura non era idonea. Ma ancora non si sa dove. Di certo non al Giovanni XXIII che ha raggiunto il numero massimo di persone da poter ospitare. Intanto è una bufala la notizia che circolava su Facebook sullo "sfratto" di alcuni anziani da una casa di riposo per far posto agli immigrati. La notizia era stata fatta circolare con tanto di commenti razzisti. In realtà - i fatti riguardano una casa di riposo di Trapani - gli anziani verranno semplicemente spostati in altre strutture, e non verranno buttati in mezzo alla strada. La struttura, infatti, è troppo grande per ospitare soltanto gli attuali 23 anziani, e i costi non sono più sopportabili. Allora si è pensato di spostare gli anziani ospiti in altre strutture, e adibire questa ad alloggio per i richiedenti asilo.