Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
26/03/2014 06:30:00

Cie di Trapani - Milo. Si fanno i lavori di messa in sicurezza, con i migranti dentro

 Il Centro di Identificazione ed Espulsione di Trapani doveva chiudere a Febbraio per dei lavori urgenti di messa in sicurezza voluti da Prefetto Leopoldo Falco, ma non chiude e non chiuderà.

I lavori erano davvero urgenti secondo il Prefetto, e indifferibili. Ma l’emergenza immigrati - con l’arrivo della bella stagione è attesa una nuova ondata di sbarchi - ha fatto saltare tutto. O quasi. Perchè alla fine il compromesso è stato trovato: i lavori di messa in sicurezza si faranno, ma con gli ospiti dentro. La capienza del Cie sarà ridotta, ma continuerà a funzionare.

Il Prefetto Falco, incontrando la stampa a Gennaio, si era anche esposto, dando per certa la chiusura, dal 28 Febbraio. I lavori hanno un importo di 664.000 euro. Ma non è l’unico pasticcio successo di recente. Qualche giorno fa sono arrivati 77 uomini provenienti dal Gambia. Ma si è scoperto dopo che in realtà erano non “clandestini”, ma richiedenti asilo politico, e dunque sono stati trasferiti tra i tanti centri della provincia di Trapani che ospitano immigrati. Quest’ultima è anche una novità degli ultimi mesi. Il Prefetto Falco ha preferito moltiplicare i centri per ospitare gli immigrati richiedenti asilo, per evitare concentrazioni di troppe persone che poi diventano difficili da gestire. Morale, da Trapani a Salemi a Marsala ormai alberghi, opere pie, case di famiglia si sono adattati ad ospitare immigrati, ricevendo 35 euro al giorno per immigrato (il doppio in caso di minorenni). Qualcuno ha anche fiutato l’affare, e c’è chi in questi giorni gira per Marsala cercando strutture più o meno attive da coinvolgere nel giro dell’accoglienza, così come operazioni poco chiare sono avvenute a Petrosino e Salemi.
Altra marcia indietro, per quanto riguarda il Cie di Trapani è stata fatta sulla gestione da parte del Consorzio Oasi di Siracusa. Il Prefetto voleva cacciare la società appena arrivato, per le pessime condizioni in cui ha trovato il centro. Ha anche fatto la nuova gara d’appalto. Ma a gestire il centro è sempre il Consorzio tanto contestato.