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08/04/2014 06:50:00

Peculato, udienza preliminare per medico marsalese. Adamo-Cudia, si torna in aula

E’ fissata per oggi la prima udienza preliminare dal Tribunale di Marsala per il medico Marsalese Michele Abrignani, 62 anni, responsabile di Neurologia al Paolo Borsellino. Per lui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di peculato continuato. Un inchiesta che coinvolge un altro primario marsalese, Giuseppe Ribaudo, 59 anni, direttore dell’unità operativa di chirurgia generale. A Ribaudo nei giorni scorsi è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto che solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.
Ribaudo e Abrignani sono accusati di avere intascato il denaro versato da diversi pazienti per visite mediche specialistiche ‘’intramoenia’’ effettuate nei loro studi privati. Somme che invece dovevano essere versate all'Asp. A condurre l'indagine, coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa e dal sostituto Anna Sessa, è stata la sezione di pg della guardia di finanza presso la Procura. I militari delle Fiamme Gialle hanno effettuato diversi appostamenti nei pressi dei due studi medici privati, individuando i pazienti che vi si recavano per farsi visitare. Ignari degli obblighi dei medici ospedalieri, che hanno un rapporto di ‘’esclusiva’’ con la struttura pubblica di cui sono dipendenti. Interrogate, le persone sottoposte a visita dichiaravano di averse versato il denaro direttamente nelle mani dei due primari. Si scopriva, inoltre, che ai pazienti non veniva detto che dovevano prenotare le visite presso i Cup dell’Asp, dove versare anche le somme dovute. Abrignani è difeso dall’avvocato Paolo Paladino, mentre legale di Ribaudo è Arianna Rallo. Per contrastare il fenomeno, da quest’anno è vietato i medici dipendenti di strutture pubbliche effettuare visite nei loro studi privati. Dovranno farlo in locali messi a disposizione dall’Asp. E’ stata fatta luce, inoltre, su una ‘’prassi consolidata’’ secondo la quale se non ci si sottopone prima a visita nello studio privato, i tempi d’attesa per un intervento chirurgico in ospedale diverrebbero più lunghi. Già in passato la sezione di pg della Guardia di finanza della Procura ha svolto indagini che hanno fatto luce su ciò che non va nella sanità pubblica locale, con sequestro di ambulatori oncologici e apparecchiature radiologiche pericolose per la salute dei pazienti (al vecchio San Biagio), nonché rilevando altre irregolarità al ‘’Borsellino’’. Adesso, i due primari accusati di peculato rischiano, oltre alla condanna penale, anche la sospensione dal lavoro. Ribaudo, nelle scorse settimane, assieme ad altri due medici marsalesi, è stato condannato dalla Corte dei conti a risarcire il danno erariale arrecato all’Asp di Trapani che è stata condannata a risarcire i danni a una paziente provocati dai tre medici che hanno dimenticato una garza al suo interno dopo averla operata.


ADAMO-CUDIA
Oggi si torna in aula per il processo per diffamazione in cui è imputata Giulia Adamo, sindaco di marsala. Nel gennaio del 2009 il sindaco Adamo, allora deputato regionale, avrebbe apostrofato come “imbecille” la consigliera comunale Daniela Cudia. A breve dovrebbe essere emessa la sentenza. La Cudia si è costituita parte civile.