Si va concretizzando l'ipotesi di una rapina andata male alla base dell'episodio di cronaca nera che è accaduto a Marsala venerdì, quando il titolare di un bar di Via Trapani, di fronte l'Istituto Agrario. Vittima il 53enne Gaspare Barraco,raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco alle gambe. Gli investigatori continuano a scavare nel passato e nelle frequentazioni di Gaspare Barraco, che una ventina d'anni fa fu condannato nell'ambito di un maxi-processo per traffico di droga («Alagna Gaspare + 69»). Dopo avere scontato la pena, era stato nel nord Italia e in Tunisia (Paese della moglie). A Marsala era tornato tre mesi fa, con l'intenzione di avviare un'attività commerciale nel settore alimentare.
Il bar non è suo, ma della sorella. A indagare è la polizia.
«I soldi, i soldi» avrebbe urlato, secondo il racconto del ferito, uno dei due banditi arrivati a bordo di uno scooter, pare, dal lato della rotonda all'incrocio con l'ex Circonvallazione. Uno aveva il volto coperto da passamontagna, l'altro indossava un casco. A fare ingresso nel bar sarebbe stato, pistola in pugno, il primo. D'istinto, Barraco si è alzato dalla sedia e l'ha affrontato. Violenta la reazione del malvivente, che gli ha sparato agli arti inferiori, colpendolo al ginocchio sinistro e di striscio alla gamba destra. Ciò nonostante Barraco ha avuto la forza di tirare una sedia contro lo sparatore.Il legale di Barraco, l'avvocato Mario Noto, suggerisce di esaminare le immagini registrate dalle telecamere dell'impianto di videosorveglianza nel vicino incrocio con rotatoria, forse potrebbero aver ripreso la targa dello scooter e il volto del bandito che ha indossato il passamontagna poco prima di entrare nel bar.