In Sicilia, 500 pazienti psichiatrici si troveranno tra qualche giorno in strada. Per loro è previsto il ritorno in famiglia o il ricovero in comunità. Ma a carico dei Comuni (13,5 milioni) che non hanno i fondi. Le Aziende Sanitarie Provinciali stanno mandando l'ultimatum a tutti: 5 giorni di tempo. E poi, per centinaia di malati psichiatrici, in Sicilia, sarà un salto fuori dalle strutture, Per andare dove Non si sa. Anche perché il costo di queste persone ricadrà sui bilanci dei Comuni: 13,5 milioni di euro l'anno.
E' questo un effetto della dimissione dimissione dei pazienti assistiti presso le Cta (Comunità terapeutiche assistite), che hanno superato i termini di degenza previsti dalla legge questo vorrà dire che centinaia di utenti saranno costretti a lasciare i luoghi dove hanno trascorso anni della loro vita per andare a casa o, lì dove il rientro nel nucleo familiare non fosse possibile, nelle comunità-alloggio. In quest'ultimo caso, la presa in carico spetterebbe alle Amministrazioni comunali. Un'operazione, condotta dall'assessorato regionale alla Salute con l'intento di risparmiare. Gli utenti regionali costretti a lasciare le Cta sarebbero circa 500. Questo, tradotto in termini economici corrisponderebbe a 13,5 milioni di euro l'anno (la retta giornaliera per ogni utente che risiede nelle case-alloggio è di circa 75 euro, per la sola provincia etnea il costo a carico del Comune è stimato intorno ai 2 milioni e 600 euro, ndr) che graverebbero improvvisamente sulle casse comunali.