"L'Europa esca dalla logica dell'emergenza e faccia la sua parte". E' l'appello del Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, che ieri ha vissuto un Primo Maggio di grande lavoro, dovendo fronteggiare l'arrivo di oltre 400 migranti al porto di Trapani, tutti smistati nei diversi centri di accoglienza diffusi nel territorio (alberghi, comunità alloggio, ospizi, case famiglia...) ormai pieni all'inverosimile.
A rendere ancora più grottesca la situazione - come abbiamo raccontato ieri - anche la circostanza che nello stesso momento in cui arrivavano i migranti, al porto di Trapani sbarcavano i crocieristi della Msc Crociere. Le due nave hanno ormeggiato una di fronte l'altra: la nave della Msc Crociere e la fregata "Espero" della Marina Militare che, martedì, ha soccorso a sud di Lampedusa, in tre operazioni diverse, 424 migranti, tra cui 83 minori e 135 donne, 5 delle quali incinta.
Sono arrivati trecentosessantadue eritrei, 47 nigeriani, 11 siriani, 2 tunisini, un etiope e un maliano, di cui una decina di neonati e 27 bambini. Tra loro otto casi di probabile scabbia, un diabetico e un soggetto affetto da crisi convulsive. Erano stati intercettati in alto mare - nell'ambito dell'operazione militare e umanitaria Mare Nostrum - a bordo di tre imbarcazioni in legno quasi allagate, prive di dotazioni di sicurezza.
Con questi nuovi arrivi salgono a circa 2000 gli extracomunitari ospiti nelle strutture di accoglienza presenti in provincia di Trapani.