Aminta Altamirano Guerrero, la donna di 33 anni di origine messicana madre del piccolo Lorenz Renda morto domenica notte per l'ingestione di un sovradosagio di farmaci antidepressivi, rimane in carcere, a Trapani, con l'accusa di omicidio. Il gip del Tribunale del capoluogo, Lucia Fontana, infatti, ha convalidato il fermo della donna che secondo gli inquirenti avrebbe ucciso il figlioletto di 5 anni con l'intenzione, poi, di togliersi la vita.Per gli agenti del commissariato, coordinati dalla Procura di Trapani avrebbe ucciso il piccolo Lorenz che non sarebbe stato in grado di svitare il tappo al flacone dei farmaci che avrebbe assunto in dose così massiccia da ucciderlo.
Durante l'interrogatorio di garanzia, svoltosi alla casa circondariale "San Giuliano", la donna ha respinto nuovamente ogni addebito.
Aminta Altamirano Guerrero era giunta ad Alcamo per amore di Vincenzo Renda, papà di Lorenz, dal quale si era poi separata dopo una relazione culminata con tre denunce per maltrattamenti nei confronti del marito, che dopo la separazione era emigrato in Germania dove lavorava come pizzaiolo. La giovane messicana viveva con grandi difficoltà economiche.