Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
15/05/2015 00:00:00

"Le banche assumono in tutta Italia tranne in Sicilia, perchè?", la protesta del sindacato

 “Il FOC, Fondo nazionale per il sostegno dell’occupazione nel settore del credito, ha assunto o stabilizzato dalla sua istituzione, perfezionata nel 2012 e finanziata con i soldi dei lavoratori senza oneri per la finanza pubblica, 10.379 giovani, di cui soltanto il 28% provenienti dalle regioni del Sud e nessuno in Sicilia“. Lo ha detto Gino Sammarco, segretario generale della Uilca Sicilia, nel corso di un incontro con i quadri sindacali. “Le assunzioni di giovani del Sud beneficiano di un contributo per le Aziende maggiorato del 20%, quindi non si capisce perché le banche che si professano ‘banche del territorio’ come Unicredit, non passino dai proclami ai fatti concreti assumendo anche i giovani siciliani. Siamo venuti a conoscenza che dall’inizio dell’anno sono state perfezionate 30 assunzioni Unicredit a Napoli e quindi parafrasando ‘cristo si è fermato a Eboli’ e… Unicredit in Campania, ma quando arriverà in Sicilia?”

“E’ incredibile che Unicredit assuma in tutta Italia tranne che in Sicilia, che non prenda in considerazione le qualità e la disponibilità dei giovani siciliani disponibili a raggiungere qualunque destinazione, che consideri la Sicilia soltanto terra di conquista ‘ai confini dell’ Impero’ che la marginalizzi escludendola dai progetti e dai percorsi di crescita, negandole un futuro, negando ai nostri ragazzi perfino la speranza”. “Per non parlare della classe politica siciliana – ha concluso Sammarco – che esprime un componente nel consiglio di amministrazione di Unicredit e ne detiene un pacchetto azionario, in parte o del tutto liquidato in perdita con grave danno erariale, e non abbia mai fatto sentire attraverso i propri rappresentanti neanche una flebile voce a sostegno di nuova occupazione”.