Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
13/08/2015 08:39:00

Rissa fra ergastolani, ferito un agente penitenziario in servizio al carcere di Favignana

 Interviene all'interno del supercarcere di Favignana per evitare una rissa tra detenuti ma scivola e batte violentemente la testa sul pavimento perdendo i senso: si tratta di un assistente capo della Polizia penitenziaria per il quale è stato necessario il trasferimento con eliambualanza all'ospedale di Trapani. A denunciare l'accaduto è Gioacchino Veneziano, segretario regionale in Sicilia della UILPA Penitenziari. Veneziano riferisce che il poliziotto era intervenuto dopo aver notato un assembramento di detenuti ai cortili passeggi e che si era subito lanciato per evitare il peggio. Nell'esprimere piena solidarietà al collega ferito auspicando una completa e pronta guarigione, l'esponente sindacale della Uila Penitenziari dice "è sintomatico che le favole del Guardasigilli Orlando e del Capo del Dap Consolo oramai sono giunte ai titoli di coda, considerato oramai le quotidiane notizie tragiche nei confronti dei nostri colleghi".

A Trapani, invece al San Giuliano,  chiuso, per inagibilità, il reparto «Sex offender» dove sono reclusi i detenuti che hanno commesso reati a sfondo sessuale.
«La detenzione - dichiara Gioacchino Veneziano, segretario regionale della Uil-Penitenziari - non deve essere umana solo per i detenuti, ma anche i luoghi di lavoro devono avere la stessa connotazione. Per questo apprendiamo, con soddisfazione, che il Ministero della giustizia ha deciso la chiusura della sezione dove sono rinchiusi oltre 50 detenuti». «La visita del nostro sindacato - aggiunge - effettuata lo scorso mese di aprile ha dettagliatamente relazionato i vertici del Ministero della Giustizia a cui sono state inviate 40 foto che certificavano l'indegna situazione strutturale dei posti di lavoro e dei luoghi di detenzione. Da qui, pertanto, la corsa alle verifiche della verità.